Genova – Dal confine di Rafh, in volo verso l’Italia, una bambina palestinese di 13 mesi con gravissime patologie congenite è arrivata all’Ospedale Gaslini di Genova dove è stata operata e potrà iniziare una vita sana. Viaggio pericolosissimo sia perchè la bambina si trovava al confine di Rafh, centro del conflitto, che per le sue condizioni di salute e per il rischio della rarefazione dell’ossigeno in quota. Si tratta di una missione umanitaria voluta dal governo Italiano che ha coinvolto il ministro degli Esteri e della Salute e che è stata coordinata dal punto di vista medico dall’ospedale Genovese. Già altre volte il Gaslini aveva curato piccoli pazienti di guerra per le ferite riportate ma questa è la prima volta che una bimba così piccola viene ricoverata per una patologia cronica che non aveva più speranze per la guerra. Il primario del Gaslini, Andrea Moscatelli ,si è recato in Egitto per curare la bimba dove ,dopo un viaggio di 12 ore ,al nasocomio genovese ha ricevuto le cure ed è stata presa in carico anche per il futuro . Si è trattato di ricostruire il cuore con l’eliminazione definitiva dell’arcadiopatia.