Torino – A seguito dell’arresto di Paolo Emilio Signorini nella mattinata di ieri, è stato convocato d’urgenza il Consiglio di Amministrazione di Iren per la revoca temporanea delle sue deleghe quale amministratore delegato e per il passaggio al successore temporaneo, presidente della Multiutility, Luca Del Fabbro nonchè al vice presidente Moris Ferretti. I fatti per cui Signorini è stato arrestato risalgono a quando si trovava a capo del Porto di Genova: le accuse sono di corruzione “per l’esercizio della funzione e atti contrari ai doveri d’ufficio”. Signorini, che può vantare studi universitari perfino all’Univeristà di Yale, era arrivato ai vertici di Iren nel Giugno 2023 voluto dal Sindaco di Genova Bucci, di cui era considerato braccio destro. Manager d’esperienza, già capo dipartimento del vertice di Presidenza del Consiglio dei Ministri (2010-2013) e presso il Ministero delle Infrastrutture dei trasporti. Non era la prima volta però che Paolo Signorini finiva in una inchiesta poichè già nel 2014, il suo nome era ricompreso nell’indagine sul Mose di Venezia, in quanto risultò che il Consorzio Venezia Nuova gli aveva pagato una vacanza in Toscana quando lui ricopriva la carica di capo del Dipartimento al Ministero delle Infrastrutture. Ora i tre soci pubblici di Iren dovranno individuare un nuovo amministratore delegato definitivo: questo compito tocca al Comune di Genova azionista maggiore di Iren, l’esigenza sarà sicuramente dare stabilità alla società e per fare questo non è fuori discussione che si ricorra ad un personaggio non Genovese.