Torino (Ansa) – Festa della Liberazione tra folla alle commemorazioni e polemiche in Piemonte. A Torino la cerimonia istituzionale si è tenuta al cimitero monumentale al Campo della gloria, Sacrario della Resistenza, alla presenza, tra gli altri, del sindaco Stefano Lo Russo, della vicepresidente del Senato Anna Rossomando, dell’assessore regionale Andrea Tronzano e del prefetto Donato Cafagna. “Oggi, come negli anni passati, c’è sempre bisogno di celebrare una giornata come questa, perché la democrazia e la libertà non sono conquistate per sempre e riaffermare i valori della democrazia e della libertà, che sono nella nostra Costituzione, è una cosa che dobbiamo fare ogni giorno”, ha detto Lo Russo. Grande partecipazione in città al Sacrario del Martinetto, per la cerimonia organizzata dall’Anpi nel luogo dove venivano fucilati i condannati a morte dal tribunale Speciale per la difesa dello Stato Fascista. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha inaugurato la nuova piazza a Roddino, nelle Langhe. “Finchè sulla lapide di un partigiano c sarà un fiore fresco avremo speranza di libertà per l nostro futuro”, ha detto il governatore. A Torino accuse dai Radicali Italiani respinti dalla fiaccolata di ieri sera perché sventolavano bandiere delll’Ucraina. “Un’aggressione fascistoide da parte di militanti dei movimenti pro Palestina”, lamentano i dirigenti del movimento politico. In città è comparso anche uno striscione, a firma del movimento di destra La Barriera Torino con la frase: “25 aprile: ricorda i crimini dei partigiani’.