Torino (Max Corradi) – Il camionista di Pozzolo Formigaro si è rotto le balle e ha sospeso il Cda della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, di cui è presidente, i cui membri, come in un pollaio, continuano a starnazzare. Dopo le dimissioni del segretario generale Andrea Varese scelto meno di un anno fa, Palenzona, venerdì sera ha deciso. Il nostro amico presidente, amico forse perché come noi anche lui è un alessandrino, proprio un anno fa riuscì a conquistare la poltrona di numero uno della Fondazione Crt disarcionando il langarolo Giovanni Quaglia, contro il parere delle istituzioni torinesi, dalla Regione Piemonte guidata da Alberto Cirio, al Comune di Torino, dove siede il sindaco Stefano Lo Russo. Palenzona, essendo un carrarmato, ha continuato nella sua marcia nel campo minato – tipico d’un ambiente torinese, falso e cortese – della terza Fondazione più potente d’Italia, e non ha saputo gestire al meglio la situazione, né internamente, dove gli rimproverano di aver usato la Fondazione per operazioni che non hanno un interesse strategico di sistema (come l’acquisto di una vigna nell’alessandrino e l’acquisto di quote della Banca del Fucino), né esternamente dove la politica sembra prenderne le distanze, destra o sinistra falistess. Per ora ci ha rimesso le penne il povero segretario generale Andrea Varese, ma per far fuori il camionista di Pozzolo ci vuole ben altro perché “Furbizio”, come lo chiama qualcuno, è tetragono a qualsiasi sforzo, è colto, intelligente e cattivo quanto basta per far fuori la concorrenza. Ma ha troppi nemici e, nonostante quello che diceva San Benito Martire da Predappio: “Molti nemici molto onore”, visto come è andata a finire, è meglio scendere a più miti consigli. Gli è che il nostro amico di Pozzolo non ha accolto nemmeno una delle richieste della Regione e del Comune di Torino, né sulla governance, nel nuovo statuto, né sul programma operativo. Qualche colpa ce l’ha anche lui.