Torino (Louis Cypher) – È ancora tempesta in Fondazione Crt. Questa volta il caso scoppia per le mosse, a dir poco azzardate, di un suo ormai ex- fedelissimo, Corrado Bonadeo da Tortona, consigliere d’indirizzo in scadenza e fuori da tutte le terne indicate per il rinnovo (previsto per il 19 aprile) dell’organo di governo della terza fondazione più importante d’Italia. Nei giorni scorsi, scrive La Stampa, Bonadeo ha iniziato a far circolare la bozza di un documento per dar vita a un vero e proprio “patto parasociale”, una sorta di organismo decisorio esterno a quelli che sono previsti da statuto (il cda e il cdi). Una fronda interna nata anche contro lo stesso presidente Fabrizio Palenzona da Tortona e il motivo, secondo molti consiglieri, parte proprio dalla volontà di Bonadeo di avere un percorso a tappe accelerate per diventare vicepresidente della Fondazione Crt: una strada che inizia col garantirsi un accordo per essere inserito (con altri nomi di fiducia), tra i quattro professionisti che dovranno essere cooptati e poi, quando Antonello Monti passerà in Compagnia di San Paolo, coprire il posto che lascia vacante in Cda. Tra i nomi suggeriti per i cooptati, quelli di Giuseppe Tardivo, Michele Rosboch (che invece fino all’ultimo aveva appoggiato il rinnovo di Giovanni Quaglia quando si doveva votare per la presidenza) e Fiorenza Viazzo. Nomi che sono stati firmati da una decina di consiglieri su 17: sarà infatti il consiglio di indirizzo uscente a decidere. Una mossa, quindi, dettata anche dal fatto che nelle terne presentate ci sono pochissimi casi di riconferma e tanti volti nuovi che seguono il ricambio politico degli enti designanti. La reazione di Palenzona e del segretario Andrea Varese non si è fatta attendere: è subito partita una segnalazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze (Ministro Giancarlo Giorgetti), che è l’autorità preposta alla vigilanza. E sono state anche avviate consultazioni legali per capire come tutelare la fondazione. Tra le possibilità, quella che slitti la data fissata del 19 aprile per il rinnovo del Consiglio e anche che si arrivi a un provvedimento disciplinare per Bonadeo. Il tutto, certificato da un fitto carteggio iniziato martedì e proseguito ieri, quando c’è stata anche una riunione delle commissioni del cdi in cui formalmente s’è parlato di tutt’altro ma in pratica non si è potuto ignorare l’imbarazzo per ciò che sta accadendo. Il segretario di Crt Andrea Varese in proposito scrive: “È stato portato alla conoscenza del presidente un documento contenente un asserito patto tra componenti dell’organo di indirizzo dove emergono alcuni elementi problematici. Il patto sembra prefigurare la predeterminazione delle decisioni al di fuori dell’organo deputato, un vincolo nel processo deliberativo, una sorte di rappresentanza impropria attraverso un portavoce. Il patto – prosegue Varese nella sua denuncia – sembra incidere sulla governance della Fondazione Crt mediante regole di governo dell’ente non conosciute o conoscibili”. Ieri, invece, Varese ha informato che “in linea con le sollecitazioni ricevute dall’autorità di vigilanza verrà convocata, in coerenza con le interlocuzioni avvenute con il Mef, un Cda per una compiuta istruttoria collegiale della vicenda”. Intanto Bonadeo ha provato a fare un passo indietro con una lettera di scuse. “Mi spiace sinceramente che il nostro amato ente sia a perdere tempo in inutili diatribe. Poteva essere risolto tutto senza coinvolgere l’autorità di vigilanza. Il documento è una bozza ed è del tutto privo di effetti”. Troppo tardi. Ora sarà il Mef a pronunciarsi. Ma quelli che hanno fatto casino sono tortonesi paracadutati a Torino dalla Curia o dalle Curie, fa listess. È roba da preti, per cui è pericolosa. Achtung!