Roma (Lorenzo Mancini) – Giancarlo Blangiardo 75 anni in quota Lega, già presidente dell’Istat – dopo un anno di stallo durante il quale l’istituto di statistica di Stato è rimasto praticamente senza guida (Blangiardo ha retto l’Istat dal 2019 al 2023) con al vertice Francesco Maria Chelli, un funzionario facente funzione – secondo gli accordi Blangiardo avrebbe dovuto essere rieletto presidente… e invece il governo ha detto di no. Un altro schiaffo a Salvini che contava con forza sulla rielezione dello statistico lombardo politicamente molto vicino a lui. Questa situazione ha congelato per dodici mesi le attività dell’Istituto di statistica, gestito in regime provvisorio da un presidente facente funzioni membro più anziano del Consiglio. A fine aprile scadrà anche il Consiglio, organo fondamentale dell’Istituto perché approva tutti i documenti programmatici e il piano di attività. Problema nel problema: due dei quattro membri devono essere scelti dal presidente. E finché non se ne sarà insediato uno nuovo non si potrà ricostituire nemmeno il board. Il rischio è che a giugno l’Istat sia senza presidente e senza Consiglio.