Da Alessandria Oggi: “Manganellate a Pisa e Firenze: la Polizia di Stato querela” – Non mi meraviglio più. Il modello culturale ormai dominante nel nostro Paese (e non solo nel nostro Paese) è quello di difendere esclusivamente perdigiorno, saltimbanchi e furbastri della parola. Le persone normodotate e intente a condurre un’esistenza tradizionale fatta di lavoro, di famiglia e di studio (oltreché di Fede tradizionale purtroppo sempre più assente) sono destinate a soccombere. Un fatto di cronaca (come quello di un presunto abuso di potere da parte di singoli pubblici ufficiali) che dovrebbe interessare esclusivamente un giudice competente, diventa tema di un enorme e totalmente sbagliato dibattito politico culturale. Spero almeno che quei giovani manifestanti di Pisa e di Firenze, sui quali il Presidente della Repubblica ha steso la sua ampia ala protettrice, sarebbero altrettanto zelanti qualora si presentasse l’esigenza di difendere i confini del nostro Paese, di salvare la nostra storica e stupenda lingua dalla pandemia del linguaggio d’Oltreoceano o di diventare consapevoli del necessario loro sacrificio a favore delle generazioni successive alla loro. Ormai, quando si manifesta (legittimamente o meno) lo si fa sempre per l’oggi e mai per il domani. Mai che si rifletta sulle conseguenze future delle decisioni che si esigono nell’immanente oggi. Eppure si dovrebbe sapere che la distruzione sistematica delle famiglie determina un pericoloso vuoto di civiltà se non si sopperisce con modelli che allo stato dell’arte nessuno è ancora riuscito a individuare. Si dovrebbe sapere che l’impoverimento del sistema scolastico tradizionale a favore di improbabili modelli psicosociali porta alla pericolosa ignoranza collettiva di un popolo: le civiltà scompaiono a causa dell’ignoranza, non a causa delle guerre. Si dovrebbe sapere che l’assenza di un’educazione serena e ordinata, fatta di amore, ma anche di disciplina nel periodo dell’adolescenza conduce ad una società egoistica e preda del diavolo. Certo, le “mele marce” c’erano anche in passato, ma si riconoscevano facilmente, oggi è diventato di moda persino essere “mele marce”. Allora si manifesta per fatti geograficamente e culturalmente lontani in quanto non si ha nulla per cui manifestare concretamente. Si manifesta senza sapere che israeliani e palestinesi si fanno la guerra da millenni; si manifesta senza sapere che rivendicare la democrazia dove le culture sono molto differenti dalle nostre è come dare perle ai porci con conseguenze disastrose e inevitabili. Alla fine si manifesta per noia o per moda e intanto i traffici d’armi continuano ad ingrassare il sistema finanziario mondiale, fatto di pochi ricchi demoni asserviti a lucifero che a quei giovani di Firenze e di Pisa vendono droghe, scarpe e vestiti firmati, cellulari con nanotecnologia e subcultura dei social. Chissà se le centinaia di migliaia di adolescenti che quei beni inutili producono per 12 ore al giorno manifestano altrettanto. Si dovrebbe sapere. Già, ma non si sa.