Alessandria – Ci sarebbe stato anche un signore di Alessandria tra i “turisti” della tragica crociera sul lago Maggiore finita col naufragio del 28 maggio 2023 a Lisanza, in provincia di Varese. Quella domenica i passeggeri erano tutti agenti dei servizi segreti di due nazioni: 13 italiani e 8 israeliani. Sappiamo chi sono le vittime, permane il mistero su cosa stessero facendo a bordo di quella barca. Nel naufragio hanno perso la vita due italiani: Claudio Alonzi, 62 anni, coniugato e padre di due figli, e Tiziana Barnobi, 53 anni, coniugata e madre di un figlio ancora minorenne. Morti anche Anya Bozhkova, cittadina russa e moglie dello skipper dell’imbarcazione Claudio Carminati – conosciuto qui da noi – che si è salvato, e Shimoni Erez, 53 anni, israeliano, un “pensionato delle forze di sicurezza”, già appartenente al Mossad. Delle indagini, molto complesse, svolte dai Carabinieri, gli agenti italiani e israeliani s’erano incontrati per uno scambio di documenti, poi però gli israeliani avevano perso l’aereo di ritorno e avevano di conseguenza deciso di prolungare la sosta in Italia per altri due giorni. Di qui la decisione di fare un’escursione sul Lago Maggiore. L’imbarcazione utilizzata però, una navetta olandese del 1982, acquistata in forza di un atto notarile firmato in una località della provincia di Alessandria, poteva ospitare un massimo di 15 persone ma a bordo c’erano otto persone in più. Questo avrebbe provocato il naufragio, ma è al momento soltanto un’ipotesi investigativa. Durante l’interrogatorio tutti i sopravvissuti – meno lo skipper – al naufragio della house boat che domenica 28 maggio s’è rovesciata nel lago Maggiore, non lontano da Sesto Calende, hanno dato risposte fotocopia: “Sono un funzionario della presidenza del Consiglio”, hanno dettato a verbale gli italiani; “Faccio parte di una delegazione governativa israeliana”, hanno fatto eco gli israeliani. Insomma, erano tutti agenti segreti quei passeggeri della strana gita sul lago a bordo della “Gooduria”, la barca condotta da Claudio Carminati, che ci viveva con la sua compagna, la russa Anya Bozhkova morta annegata. La barca era omologata per 15 passeggeri, ma quel giorno ne portava 23. Il naufragio non è apparso agli inquirenti come casuale e Claudio Carminati, 53 anni, proprietario della house boat nonché conosciuto proprio ad Alessandria, persona di fiducia delle agenzie d’informazione (Giornali, Banche, Forze dell’ordine) è iscritto nel registro degli indagati per omicidio e naufragio colposi. Il procuratore Carlo Nocerino e il sostituto Massimo De Filippo stanno indagando e sono pronti anche a interrogare di nuovo tutti, se dovesse servire: compresi gli stranieri, per rogatoria. Carminati era partito la mattina di domenica dal cantiere Piccaluga di Sesto Calende e aveva raggiunto l’Isola dei Pescatori, una delle Borromee. Alle 17 la “Gooduria” era ripartita per tornare al cantiere Piccaluga. Al largo di Angera, Carminati aveva chiamato il cantiere, preoccupato per i nuvoloni neri che si stavano accumulando in cielo. Ma avrebbe avuto il via libera dai suoi interlocutori a terra. Invece la buriana sarebbe stata improvvisa e fortissima, tanto da provocare il rovesciamento della barca (?). Per chiudere il cerchio della spy-story che ha attirato verso il lago Maggiore l’attenzione di molti media internazionali da più continenti, bisognerebbe sapere che cosa ci facessero 21 agenti segreti del Mossad e dell’Aise in gita comune sul Verbano. Era davvero una festa tra vecchi amici, una gita sul lago per un compleanno? O un incontro di lavoro in una location insospettabile come le Isole Borromee? Dopo l’incidente uno dei primi ad arrivare in mezzo al lago con la sua barca è stato Daniele Piccaluga, originario della nostra provincia, del cantiere nautico Fratelli Piccaluga.