Valenza (Piero Evaristo Giacobone) – Scusate se insisto ma mi chiamo Evaristo e stavolta devo occuparmi di un pasticcio che hanno combinato i preti mandrogni. L’Eremo di Betania, a due passi dalla provinciale per Valenza, che è della Curia di Alessandria, è gestito dalla cooperativa privata Mare Nostrum che ha ottenuto la gestione di una ventina di migranti minorenni senza famiglia. Sicuramente avranno tutti i requisiti vagliati accuratamente dalla Prefettura, ma il luogo dove sono stati sistemati è molto isolato dove fare integrazione è molto complesso. Ma quel che è ancora più strano è che a pochi chilometri di distanza (a San Salvatore Monferrato) nell’ex asilo un tempo gestito dalle Suore, stia per aprire un altro centro migranti, stavolta però di moltissimi adulti, dato in gestione a un‘altra cooperativa, pare vicina alla precedente. Insomma stessa attività, anche se per adulti, favorita dai preti. Sappiamo anche che la Chiesa locale è sempre più in difficoltà economiche e affitta alle cooperative private. Non è certamente un reato, se non che la Curia farebbe più bella figura a vendere i beni e astenersi dal gestire l’accoglienza tramite aziende private. Ma questo è un ragionamento liberale e non curiale che forse i preti non capiscono.
Intanto io pago.