- Gli indirizzi del CIV dell’INPS sulla liquidazione dei Trattamenti di fine servizio
Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS il 23 gennaio scorso ha adottato un’importante deliberazione, la n. 2/2024, sui Trattamenti di fine servizio e fine rapporto dei pubblici dipendenti, riguardante anche le anticipazioni TFS/TFR da parte del Fondo Welfare, e le liquidazioni per gli iscritti ai fondi di previdenza negoziale Perseo Sirio ed Espero. La problematica relativa ai lunghi tempi di erogazione per queste prestazioni, già presente nei documenti programmatici del CIV, è stata, infatti, ulteriormente evidenziata dalla sentenza della Corte Costituzionale – la n. 130 del 23 giugno 2023 – con la quale si rivolge un esplicito invito al Legislatore affinché individui in tempi ragionevoli i mezzi e le modalità di attuazione di un intervento riformatore in materia. Il CIV, raccogliendo le segnalazioni provenienti delle Federazioni Nazionali dei Pensionati SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL e dalle Federazioni sindacali di categoria, sulla base dei dati e delle informazioni offerte dalle competenti Direzioni centrali dell’INPS, ha rilevato che l’iter di erogazione del TFR e del TFS e della nuova prestazione di “anticipo TFS e TFR” subisce attualmente significativi ritardi determinati non solo dalla normativa, ma da altri fattori, come la carenza di personale dedicato a tale attività e una insufficiente formazione degli operatori. Ciò sta determinando, soprattutto in alcune realtà territoriali, un parallelo incremento del contenzioso. A conferma di tali difficoltà, si evidenzia il fatto che le domande totali di anticipazioni del TFS/TFR presentate dai lavoratori dal 1° febbraio al 12 dicembre 2023 sono state n.17.539, quelle respinte n. 6.195, quelle in lavorazione n.9.138 e quelle lavorate n.2.216. Pertanto il CIV, oltre a sollecitare un intervento normativo che consenta ai lavoratori pubblici di ottenere la prestazione in tempi accettabili, ha chiesto agli organi di gestione dell’Istituto di elaborare tempestivamente un progetto specifico per ridurre i tempi di erogazione dei trattamenti di fine servizio e fine rapporto, delle anticipazioni e dei versamenti ai fondi di previdenza negoziale - Avvio dei primi pagamenti per l’Assegno di Inclusione (ADI)
L’accredito sulla Carta di Inclusione Sono 287.704 i nuclei familiari che dal 26 gennaio riceveranno il pagamento dell’Assegno di inclusione (ADI). La misura è stata riconosciuta a quelle famiglie che hanno presentato la richiesta entro i primi giorni di gennaio, che hanno sottoscritto il Patto di Attivazione digitale (PAD) e la cui domanda ha superato i controlli preventivi relativi ai requisiti previsti dalla normativa. Gli interessati riceveranno nelle prossime ore un sms (testo in calce) con l’invito a recarsi presso un ufficio postale per ritirare la Carta di Inclusione sulla quale è accreditato l’importo dell’assegno. Le domande lavorate (pervenute entro i primi giorni di gennaio) sono state 446.256 di cui 418.527 con Pad sottoscritto. Dai controlli preventivi effettuati, è emerso che: · 12.222 domande necessitano di un supplemento di istruttoria per l’acquisizione della certificazione attestante il requisito richiesto ai fini del riconoscimento della misura. L’INPS, acquisita la certificazione, potrà procedere al pagamento dal prossimo 15 febbraio o comunque entro 60 giorni qualora non pervenga la certificazione da parte degli enti preposti; · 1.140 in istruttoria per controlli interni dell’Istituto (accertamenti antifrode); · 117.461 domande sono state respinte per mancanza di requisiti. Tra le principali cause risultano: esito negativo sopra soglia su DSU, superamento delle soglie di reddito, omessa dichiarazione dell’attività lavorativa. Quindi, le prime 287.704 domande, che hanno superato positivamente la fase istruttoria, andranno in pagamento il 26 gennaio con un importo medio di 645,84 euro. In totale le domande pervenute dal 18 dicembre ad oggi sono 651.665 e c’è tempo fino al 31 gennaio per inoltrare le richieste di ADI che, superati i controlli preventivi e sottoscritto il PAD, saranno messe in pagamento già il 15 febbraio. I richiedenti che procederanno alla sottoscrizione del PAD entro il 31 gennaio avranno diritto al pagamento anche della mensilità del mese corrente. TESTO SMS: È stato disposto il pagamento della domanda Adi. Dal 26.01 sarà accreditato sulla Carta ritirabile presso qualsiasi ufficio postale con doc identità e cod fiscale. - Ex titolari Rdc: da marzo le domande per accedere all’assegno unico
Dal mese di marzo tutte le famiglie che hanno ottenuto l’accredito dell’Assegno unico e universale per i figli a carico (AUU) sulla carta RDC, dovranno presentare una nuova domanda per accedere alla prestazione, ivi compresi i nuclei per i quali è intervenuta nel corso del 2023 la sospensione del Reddito di Cittadinanza. Per garantire l’erogazione dell’assegno con continuità già dalla mensilità di marzo, la richiesta potrà essere trasmessa sin da subito. In ogni caso, la domanda può essere presentata entro il termine del 30 giugno 2024, senza perdere gli arretrati. Al fine di garantire una puntuale erogazione degli importi è necessario controllare l’esattezza del codice IBAN del conto corrente o della carta prepagata, che dovrà essere intestato/cointestato al richiedente la prestazione. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il messaggio 258/2024.