“Adi si è salvata perché era letteralmente sepolta dai cadaveri” (Paolo Giordano, Corriere della Sera, La Lettura, Domenica 17 Dicembre 2023, p. 5, Anteprima, l’articolo ha per oggetto il sette ottobre). L’autore riferisce che, per gli israeliani, Hamas sarebbe un bubbone che, una volta spremuto, finisce. Per sempre. Certo, è wishful thinking, soggiungo ma “a prescindere dalla visione che manca per il dopo… Deve esistere una soluzione specifica e deve essere raggiunta, altrimenti che futuro esiste per questa nazione, per le persone qui”?
“Così il Paese scivola verso il radicalismo, verso destra, lo fa quasi lucidamente“: ma il talentuoso Giordano non è tanto ebreo come me, lo è, ma soltanto in tempi diversi, perché tutti i non ebrei sono sempre ebrei, anche se il loro momento differisce da chi ne è marchiato. Altrimenti, nel dire “verso destra” ricorderebbe come Edith Bruck: “Un tedesco si è chinato su di me e, forse per non farsi sentire dagli altri, mi continuava a sussurrare ‘vai a destra’. Mia madre iniziò a pregarlo in ginocchio di non toglierle l’ultima figlia, e lui la colpì in faccia con il calcio del fucile. E voleva salvarmi… La fila di sinistra era quella destinata alla camera a gas, la destra ai lavori forzati”.
Le vittime accertate del rave sono 364, dice Giordano, che ha conseguito la laurea specialistica in fisica delle interazioni fondamentali, e qui il rapporto Science & Literature è davvero ineliminabile. Avendo scritto La solitudine dei numeri primi, per associazione d’idee m’avvio verso 6.000.000 oppure 9/11, oppure la cabala, una cabala non iniziatica, che sull’attico di Babele sicuramente chiameranno widespread & random.
Fra altro, ricordiamo le nobili parole del Consiglio Comunale di Firenze che ha approvato la Risoluzione n. 2023/01093 presentata da Sinistra Progetto Comune e votata anche da Consiglieri del Partito Democratico dal titolo “Israele e Palestina: pace, giustizia e dignità dei popoli” il cui incipit è il seguente: “Sabato 7 ottobre 2023, in un giorno festivo per la religione ebraica, l’organizzazione politica e paramilitare palestinese di Hamas, di matrice fondamentalista islamica sunnita, ha lanciato dalla Striscia di Gaza un’offensiva inedita nei confronti dello Stato di Israele, anche con azioni non convenzionali, oltre che con intensi bombardamenti”. In una sola frase, Hamas cessa di essere un’entità terroristica e il massacro diventa un’azione non convenzionale.
“Massimizzare le uccisioni e gli ostaggi era parte del piano di Hamas” scrive Giordano. Su Facebook, un professore di liceo in pensione sostiene un pensiero simmetrico: per lui Israele non vorrebbe colpire i terroristi di Hamas, ma distruggere un intero popolo, a partire dai bambini. Costui ha accompagnato i suoi allievi ad Auschwitz. Con quanto profitto, non è dato sapere.
Paolo Giordano conclude dicendoci che non conclude. Io potrei, ma queste cose le ho già scritte nel mio ultimo libro, e allora non mi resta che andare col pensiero a “Citarsi addosso“, di Woody Allen.