Alessandria – Stavolta è Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte, a esprimere una forte preoccupazione per quanto comunica Ativa, la società di gestione autostradale, a proposito del raccordo tra la A4 e la A5 limitato al traffico per i mezzi aventi massa a pieno carico superiore alle 19 tonnellate e che, a partire dalla metà del mese di gennaio, per un intervento di demolizione dell’impalcato della carreggiata in direzione Ivrea del viadotto “Camolesa”, nello stesso tratto sarà istituito un doppio senso di marcia e disposto il divieto di circolazione ai mezzi con massa a pieno carico superiore alle 3,5 tonnellate in entrambi i sensi di marcia. Secondo Chambre Valdôtaine e Unioncamere Piemonte l’intervento rende ancora più complessa una situazione infrastrutturale già di per sé delicata in conseguenza delle previste chiusure periodiche del Traforo del Monte Bianco, dei lavori al traforo del Gran San Bernardo, della prossima chiusura della tratta ferroviaria Aosta-Ivrea per i lavori di elettrificazione e dei disagi conseguenti all’evento franoso che ha colpito il Traforo del Fréjus. “L’intervento previsto sul raccordo – spiega Coscia – è solamente l’ultimo tassello di un quadro che evidenzia la necessità di porre la massima attenzione su tutta la rete infrastrutturale del Nord Italia. Monte Bianco, Gran San Bernardo, Fréjus, Ferrovia e autostrada rappresentano infatti importante snodo dal punto di vista dei collegamenti turistici, ma anche una fondamentale via di passaggio per le merci dirette sul mercato Francese e Svizzero e più in generale in Europa”.