Genova – Finalmente l’avvocato Cesare Rossini (nella foto sopra) presidente di Slala, la fondazione che si occupa di Nuova Logistica nel Basso Piemonte può tirare un sospiro di sollievo. Dopo tante riunioni, tanto lavoro, tante speranze, finalmente a Genova si sono svegliati e hanno deciso di unirsi a Savona per creare un grande porto, moderno, connesso con la Nuova Logistica del Basso Piemonte. Lavori in corso nel porto di Genova con all’orizzonte un progetto ambizioso per rafforzare ancora di più il legame fra lo scalo e la città. Tutto ciò mentre a Palazzo San Giorgio sono al lavoro per la stesura del nuovo piano regolatore portuale per cui si prevede che l’approvazione definitiva potrebbe arrivare alla fine del 2024 o al massimo all’inizio del 2025. Le nuove supernavi hanno un pescaggio molto basso per cui bisogna prevedere porticcioli che si insinuino nel mare per consentire fondali più profondi. A questo proposito Vado è più favorevole di Genova ma con un’urbanizzazione portuale efficiente si può arrivare anche nella Superba all’attraccaggio di supernavi che oggi non possono farlo. Il gigantismo navale richiede infatti strutture a terra adeguate all’accosto e alla movimentazione di navi che hanno ormai una capacità di carico ben oltre i ventimila teu (unità di misura del container pari a un pezzo da venti piedi). E qui entra in campo la Nuova Logistica di Rossini che chiede l’impiego di tutte le modalità del trasporto per ottimizzare il cammino della merce, trasformando i porti da banchine per il carico e lo scarico della merce a piattaforme logistiche. E la transizione navale sta imponendo nuovi carburanti alle navi, ma anche aree di stoccaggio a terra adeguate alle esigenze. Si tratta insomma di riprogettare i porti con piani regolatori che possano tenere conto di tutto questo. Le attività di pianificazione sono iniziate nella primavera del 2022 per la definizione di un piano regolatore portuale che affronti gli ambiti delle aree portuali, del rapporto fra porto e città, dei retroporti (Basso Piemonte) e l’ultimo miglio. Il commissario del Porto Paolo Piacenza (nella foto a lato tratta da Genova24) è sicuro che il progetto funzionerà molto bene e nella piena sostenibilità. Intanto sono stati affidati gli studi di fattibilità affidati al raggruppamento temporaneo di imprese, soggetti particolarmente esperti nelle materie di loro competenza. Nel 2024 inizieranno i confronti operativi coi gruppi coinvolti nell’iniziativa per arrivare al più tardi all’inizio del 2025, alla definitiva approvazione. Decisivo a questo proposito il confronto coi territori interessati e qui la Nuova Logistica della Fondazione Slala giocherà un ruolo fondamentale.