Novi Ligure (Franco Traverso) – Da cronista continuo a ringraziare la sorte che mi fornisce infinite notizie sulla povera ex città di Novi Ligure, ridotta a un paesone di giocatori di bocce o di disoccupati o, peggio ancora, di pelandroni iscritti a qualche sindacato specializzati seriali in scioperi a ripetizione. Il tutto “a prescindere”. Dopo che nell’ultimo consiglio comunale – che si è svolto nel solito stanzone sovietico su banchi scolastici – alcuni membri della maggioranza hanno abbandonato l’aula in totale disaccordo con la presidente del consiglio Teresa Mantero, il vice sindaco Tedeschi ha balbettato frasi sconnesse senza rispondere alle domande che gli erano state rivolte. Tuttavia – spes ultima dea – ci si attendeva un sussulto di dignità da parte dei trinariciuti al potere, ma abbiamo dovuto ricrederci subito in quanto è arrivata la notizia delle nomine del nuovo consiglio direttivo di quel carrozzone che si chiama fondazione Acos (emanazione dello “Stipendificio Acos” dove lavorano 400 dipendenti che non si sa cosa facciano in quanto i servizi che dovrebbero garantire ai novesi che pagano le tasse non funzionano), l’ennesima scatola vuota di idee ma piena di soldi da elargire, come dice il Maligno ma io non ci credo, ad amici e amici degli amici. Ma andiamo con ordine: la fondazione è l’ennesima creatura di “D’Ascenzi de Roma” che serve per dare lavoro da anni all’agenzia pubblicitaria “Danibel” (leggi D’Ascenzi) per cui è stato confermato presidente Giampaolo Bovone (nella foto), il professore “manager” e i suoi fidi scudieri. Attendiamo ansiosi la prossima edizione del festival delle conoscenze che costa circa 70.000 euro che vanno a finire nelle tasche dell’agenzia di cui sopra per poi essere in parte (piccola) distribuiti agli amici. Per la cronaca, oltre al presidente Bovone, i membri del Cda della Fondazione Acos sono Fernando Robino, Mariacristina Giangoia, Nadia Semino e Fabio Bergaglio, responsabili d’un Ente che dovrebbe occuparsi di cultura. Quale? Il primo consiglio di amministrazione nominato nel 2020, anno di costituzione della Fondazione, durato tre anni, ha chiuso il proprio mandato pochi giorni fa e Bovone ha detto: “Colgo l’occasione per ringraziare tutti i membri del vecchio consiglio: dal vicepresidente Fernando Robino al consigliere e segretario Riccardo Daglio e ai consiglieri Maura Laveroni, Silvia Siri, Dario De Benedetti, Alessio Butti e Marco Gasti. Sono stati tre anni impegnativi (?) che, nonostante la diffusione del Covid, hanno portato il nostro sodalizio all’interno delle comunità scolastiche e non solo: questo risultato è dovuto in gran parte all’impegno di puro volontariato dei membri del Consiglio di amministrazione e alla sensibilità e passione di alcuni dipendenti dell’azienda”. Andando a verificare tra le esperienze più significative realizzate nei primi anni di attività ci sono i laboratori didattici frequentati dagli studenti degli istituti novesi, ovadesi e tortonesi (quattro gatti), il progetto “Mori” sempre in collaborazione con gli studenti novesi e la Biblioteca civica, l’attività di sostegno psicologico durante il Covid, il Festival delle Conoscenze e la consegna di borse di studio. Tutta roba di cui nessuno conosce l’esistenza, se si escludono i figli dei trina che hanno partecipato. Ma Bovone insiste: “Il nuovo Consiglio di amministrazione si impegna fin da subito a organizzare il prossimo Festival delle Conoscenze a fine di febbraio, inizio marzo 2024. Inoltre, continuerà a offrire corsi di formazione per gli istituti scolastici delle scuole superiori di Novi, Tortona ed Ovada, al fine di promuovere l’educazione e la crescita dei giovani e tante altre nuove proposte”.