Alessandria (Alessandria 1 – Giana 2) – La netta vittoria dei neopromossi lombardi del turno precedente (4-0 contro la V. Verona!) li porta tre punti avanti i Grigi in classifica (15-12). Punti questi ottenuti anche grazie al proverbiale entusiasmo tipico di un collettivo arrivato in C grazie ad una promozione appena conquistata in Interregionale. Il mister del club di Gorgonzola Andrea Chiappella, schiera la sua squadra abitualmente con il 3-5-2 per cui si prevede che le due formazioni giochino, come si dice, a specchio, cioè ci saranno molti duelli individuali in ogni zona di campo. Altra partita determinante per i Grigi i quali arrivano dalla convincente vittoria esterna ottenuta nel turno precedente. La vittoria oggi per Ciancio e C. è l ‘unico risultato davvero utile e deve essere secondo me accompagnata da una nostra prova di forza indiscutibile che potrebbe tarpare ali e sicurezze degli avversari anche per il prossimo futuro. Purtroppo però, è successo anche domenica scorsa a Meda, con questa crisi societaria in atto che riserva sorprese quotidiane, il fatto sportivo cattura una parte secondaria della nostra attenzione ed è un vero peccato perché questo gruppo, con l’addio di Fiorin e l’arrivo di Banchini e due nuovi giocatori (Siafa e Foresta) sta facendo passi da gigante per ritrovare un percorso tecnico di grande spessore e interesse. Se da una parte quindi facciamo parlare tutta Italia per vicende poco edificanti dall’altra invece non c’è stata squadra, tra le cento professionistiche, che ha stupito fin qui più dei Grigi quanto a capacità reattiva e determinazione, abbandonando un piano inclinato tipico che stava portandoci dritti dritti a una stagione ingloriosa e devastante sul piano sportivo e della credibilità conquistata in 120 anni di militanza nel campionato con punte di eccellenza assoluta. Non poterci godere fino in fondo di questa meritata rinascita tecnica perché riportati subito alla mera difficile realtà societaria è peccato mortale ma le colpe, diciamolo chiaro, dovranno essere poi assunte da un po’ tutte le componenti perché, almeno nell’ultimo biennio, nessuno può sentirsi fuori e pensare che le responsabilità siano solo di altri. Sarebbe un’ipocrisia che non aiuta a capire e a migliorare. Ultimora: il 100% delle quote di proprietà del Club mandrogno sono state cedute da Enea Benedetto e Alain Pedretti a una Srl totalmente detenuta da Andrea Molinaro. Questo dovrebbe rappresentare l’ultimo atto di una crisi che si era aperta a maggio quando i due ormai ex proprietari, dopo aver rilevato la Società da Di Masi, hanno dato origine a una diatriba che si è trascinata fino ad oggi.
La partita
Alessandria sempre alta e aggressiva, la Giana che si difende con ordine. Meglio i Grigi per i primi 25’ poi si scuote la Giana e lo fa con una punizione di Fumagalli al 27’ che coglie la traversa. Al 36’ grande intervento di Magni che salva su Foresta. Un primo dopo arriva il gol: Mastalli raccoglie al volo un traversone alto e segna di sinistro: 1-0. Al 39’ Gazoul si fa vedere iniziando un’azione di contropiede ma l’azione sfuma. Al 45’ Siafa sfiora il gol di testa su traversone di Nunzella ma la palla esce di poco. Un po’ meglio i Grigi in questi primi 45’ ma i lombardi ribattono colpo su colpo La ripresa. Si riparte con Rota sostituito perché ammonito e i Grigi, benchè in vantaggio, continuano a difendersi coraggiosamente alti nel tentativo di tenere i due giganteschi puntero avversari di giocare lontani dalla propria area di rigore. Al 64’ intuizione di Foresta che serve Siafa in area ma la punta di colore viene anticipata dall’ottimo portiere Magni. Intanto Fumagalli continua a far gioco mettendo spesso in difficoltà la squadra mandrogna. Al 81’ all’improvviso su una rimessa laterale dalla trequarti il olito Fumagalli si guadagna il rigore grazie ad un intervento ingenuo di Foresta che lo stende in area. Batte lo stesso centravanti ed è gol del pareggio lombardo (83’ 1-1) . Una mazzata arrivata senza segnali premonitori. Ma i Grigi, cambiano due elementi e ritornano in partita senza evidenti ripercussioni psicologiche. Poi quello che non ti aspetti: sull’ultimo pallone giocato, con i Grigi sbilanciati in avanti alla ricerca del vantaggio, gol vittoria di Franzoni grazie a un travolgente contropiede: 1-2 risultato finale.
Inoizia così, con un’immerita sconfitta, l’era Molinaro. Una partita nella quale già il pareggio sarebbe stato stretto sono arrivati nel finale due errori, uno difensivo e l’altro di atteggiamento che hanno condannato i Grigi a trovarsi ora sei punti in classifica sotto la squadra di Gorgonzola. La prestazione mandrogna non è stata brillantissima ma neppure scadente, bravi invece gli avversari a capitalizzare gli unici due errori della compagine mandrogna.
Le Pagelle
Liverani 6 – Stavolta non deve compiere miracoli e sbroglia l’ordinaria amministrazione con sicurezza. Per lui, salvato dalla traversa nel 1° tempo, è fulminato dal rigore del pareggio ospite.
Ciancio 6 – Confermato 5° a destra. Così il primo tempo. Poi passa braccetto a destra dei tre centrali nella ripresa quando esce Rota ammonito. Niente di eccezionale né da quinto né da braccetto, fa il suo.
Rota 5,5 – Non convince in pieno, poi arriva quel giallo nei primi 45’ e la sua partita è segnata.
Sepe (46’) 5,5 – Rileva Rota e va a fare il 5° destro al posto di Ciancio arretrato.
Gega 5,5 – Fatica molto il centrale difensivo. Barcolla ma non cade. Cade invece tutta la squadra in un finale imprevisto e imprevedibile.
Ercolani 6 – Non soffre granché e se la cava con destrezza senza episodi particolari.
Foresta 6 – Il rigore ingenuamente procurato rovina una fin lì buona prova con l’onore di aver servito l’assist per il gol che ha aperto le marcature.
Rossi (85’) sv
Nichetti 6 – Fa il suo con la consueta costanza, senza trilli o cedimenti particolari.
Mastalli (nella foto) 6,5 – Segna il gol del vantaggio, gol he poteva essere l’unico della giornata qui al Mocca.
Pagliuca (85’) sv
Nunzella 6 – 5° a sinistra. Un buon cross nella ripresa e un decente controllo della fascia mancina.
Siafa 6,5 – Buona e sostanziosa la sua prova. Non trova il gol ma l’occasione per giocare benino.
Gazoul 5 – Un’ora di partita per lui senza nessuna giocata memorabile. Sostituto al 60’, il voto è di stima
Pellitteri (61’) sv – Ancora una volta il suo impiego è condizionato dall’ingresso in campo in un momento particolare del match.