La Pergolettese, ottava in classifica con 13 punti, ha vissuto un buon inizio di campionato interrotto dalla sconfitta a Vercelli nel turno precedente. Inutile ricordare la loro mancata qualificazione contro la truppa mandrogna in Coppa perché quella era una partita assolutamente diversa da quella di stasera I Gialloblù sono una buona squadra, ultimamente applicano pure loro il 3-5-2 e si caratterizzano da una difesa arcigna e valida, e i difensori, quando si alzano, fanno male agli avversari, soprattutto sui calci piazzati. Parlando dei Grigi invece diciamo che una partita di questa importanza a soli tre giorni dalla trasferta, tutto sommato positiva ma pesante per come si è dipanata la partita di Leffe, non ci voleva. Questa squadra, oltre a due giocatori, ha bisogno di tempo e di tanta qualità e applicazione nel lavoro in campo e fuori per cercare di cambiare la deriva che ha preso questa stagione. E qui gli over potrebbero fare la differenza, se vogliono dimostrare al mondo di essere ancora giocatori in grado di essere punti di riferimento in questa categoria: meglio per l’Alessandria, per noi, per gli Under e, soprattutto, per loro. Non si può certo dire che Banchini, arrivato da pochi giorni, si sia limitato a gestire tale spinosa situazione grazie alla prudenza: ha cambiato modulo difensivo passando alla difesa “a tre” con Ciancio spostato da quarto a destra (l’età ha le sue regole) a braccetto a dritta. Coraggioso pure il tentativo di recuperare il centrale difensivo (fin qui ha giocato un giocatore positivo ma chiaramente adattato come Rota) spostando Nichetti da centrale di centrocampo in quel ruolo. Il ragazzo con la sua esperienza, i suoi chili, i suoi centimetri e il piede decentemente educato utile in fase di rilancio potrebbe diventare mossa importante e risparmiosa. Un 3-5-2 contro un 3-5-2 quindi stasera, i Grigi “devono” vincere la partita se vogliono cambiare l’inerzia del loro disastroso cammino mentre per i lombardi sono buoni due risultati su tre e la differenza, al fischio d’inizio almeno, è tanta.
La partita – Primi 10’ di studio ma molto dinamici. I Grigi partono forte cercando di forzare i tempi e di coprire al meglio ogni zona di campo con tanto movimento individuale e attenzione su ogni pallone. Al 14’ Alessandria in vantaggio: Sepe sulla destra vince un rude contrasto e, arrivato sul fondo, opera un cross delizioso sul quale si avventa Siafa che segna di testa con buona sicurezza: 1-0. Due minuti dopo il nervosismo ospite paga pegno e Aucelli si becca un rosso per un fallo evitabile sulla tre quarti e i lombardi rimangono in inferiorità numerica. I Grigi continuano fino alla fine della prima frazione di gioco a tenere alto il ritmo, costringendo così gli avversari a sbagliare di più e a forzare giocate pur di non perdere palla sul pressing organizzato dai ragazzi di Banchini. La Pergolettese non si fa mai pericolosa mentre i Grigi costruiscono ancora almeno due opportunità per il raddoppio. Di negativo i soliti gialli nel primo tempo per i difensori mandrogni, stavolta nella lista, oltre all’immancabile Ciancio, entra pure Ercolani. Nella ripresa nessuna novità di rilievo: i Grigi dominano la scena senza risparmiarsi e andando a contrastare l’avversario su ogni zolla di campo.
Conclusioni – Cominciare il primo quarto d’ora con un gol di vantaggio e l’avversario in inferiorità numerica vuol dire giocare sul velluto ma, per quel che abbiamo visto stasera, vuol dire anche costringere l’avversario a sbagliare, cosa che non si era mai vista in stagione, colpa di certi verbosi personaggi che del mister hanno solo la spocchia e le buone frequentazioni. Non abbiamo ancora fatto nulla, sia chiaro, anzi aspettiamoci qualche involuzione, soprattutto se pensiamo di volare alti. La squadra non è ancora omogenea, non tutti parlano in campo lo stesso linguaggio e adesso è il momento di sapere chi c’è e chi può tranquillamente salutare. Una cosa è certa. Senza proclami, senza appellarsi ai tifosi come fanno gli allenatori senza palle e senza idee, la mano di Banchini è riconoscibilissima e comincia a delinearsi in tempi inusitatamente brevi. Cose semplici, addirittura basiche ma ripetute ossessivamente, quelle cose che fanno perdere calma e sicurezza agli avversari: questo bisogna fare! Obbligare gli altri a correre, giocare e pensare a velocità doppia rispetto al solito e poi, se sono bravi e fortunati, complimenti a loro. Ma ogni metro, ogni duello e ogni azione l’avversario se lo deve sudare mentre all’inizio, a un certo punto della contesa, l’avversario accelerava e tu andavi in tilt.
Le Pagelle dei Grigi (3-5-2)
Liverani sv – Primo intervento al 42’ e finalmente si gode 45’ di relativo riposo. Nella ripresa qualcosina di più.
Ciancio 5,5 – Braccetto a destra, si becca il solito giallo e sbaglia almeno due appoggi facili facili nel primo tempo. Stavolta la partita la fa intera
Rota 6,5 – Difensore centrale presente e duttile. Dalle sue parti, almeno nei primi 45’, girano alla larga e lui va sul velluto. Sostituito con Pellitteri al 75’.
Pellitteri (75’) sv
Ercolani 6 – Un giallo per lui al 18’ (discutibile) ma lui è quello che “esce” per primo dalla linea e quindi è colui che rischia di più.
Pellegrini 6 – Gran lavoro sulla destra il suo in coppia con Sepe, lavoro magari qualitativamente non proprio sontuoso ma utile e determinato.
Nichetti 6 – Bene in mezzo al campo, tenta anche il tiro da fuori ma senza fortuna. Punto di riferimento essenziale per i giovani
Mastalli 7,5 – Buona prima frazione di gioco nella quale “pulisce” molti palloni sporchi e li restituisce giocabili ai compagni. Al 50’ si inserisce in area e raddoppia con un tocco sotto misura servito dall’eroico Sepe e i due si ripetono al 54’ e siamo sul 3-0!
Nunzella 6 – Buona prova sulla fascia del nostro mancino che spesso raggiunge l’area avversaria con cross per nulla banali.
Rossi (56’) sv
Sepe (nella foto) 7,5 – Un eroe di questa partita, tre assist per tre gol e tanto lavoro sulla fascia in collaborazione con Pellegrini. Il piede è di quelli ruvidi ma la sua gamba è sempre in movimento e sta pure cominciando a capire dove deve andare (cosa tutt’altro che banale ma adesso può contare su un mister che certe cose le insegna ai giocatori, non si limita a spiegarle a certi giornalisti zucconi e le vuole veder fatte sul campo).
Foresta (67’) 6 – Trova il modo nel finale di sventare sulla linea il gol della bandiera lombardo
Siafa 7 – Da oggetto misterioso a grimaldello per aprire la difesa ospite al primo tentativo. Tra l’altro accorcia spesso sul compagno in possesso palla e spizzica con buon tempismo sulle palle alte. Tra l’altro sul raddoppio è anticipato di un soffio da Mastalli ma lui era piazzato bene per segnare. Un’ora di gioco importante per lui e per la squadra sperando che non si fermi a stasera.
Pagliuca (57’) sv – Quando entra lui i giochi sono ormai fatti. Buon per lui e per noi
Anatriello 4,5 – Con una prima punta di fianco come il ragazzo di colore lui, con le caratteristiche che si ritrova, dovrebbe andare a nozze invece sembra avere il freno a mano tirato e si attiva solo quando per lui la situazione è particolarmente favorevole, roba da Settore Giovanile. Non vorremmo che questa impressione fosse dovuta a una sorta di sua pigrizia mentale, il tentativo di risparmiare energie e una condotta, tutto sommato, egoista.