Tel Aviv – Il posizionamento di Greta Thunberg accanto a Gaza nella guerra in corso in Medio Oriente costa caro all’attivista svedese: non sarà più nominata nei programmi e nelle aule scolastiche israeliane. Lo ha annunciato il ministero dell’Istruzione di Tel Aviv. Rimosso ogni riferimento a Greta. A scatenare la bufera un post pubblicato dalla Thunberg durante il fine settimana: si tratta di una foto in cui l’attivista, insieme ad altre ragazze, tiene in mano un cartello anti-israeliano con su scritto “stare con Gaza”.
“Hamas è un’organizzazione terroristica responsabile dell’omicidio di 1.400 israeliani innocenti, inclusi bambini, donne e anziani, e ha rapito oltre 200 persone a Gaza”, ha risposto il ministero della difesa israeliano. Che poi su Greta ha detto: “Questa posizione la squalifica dall’essere un modello educativo e morale, e non è più idonea a fungere da ispiratrice ed educatrice per gli studenti israeliani”.
Nel frattempo “Israel’s Story”, che lavora per raccontare la storia di Israele al mondo, ha pubblicato un video in cui Greta pronuncia il discorso che l’ha resa famosa, quello in cui condanna i leader mondiali per non aver fatto abbastanza contro il riscaldamento globale. Solo che mentre lei parla scorrono le immagini del massacro di Hamas. Alcuni leader ambientalisti, inoltre, hanno scritto una lettera alla Thunberg dicendo di essere “profondamente feriti, scioccati e delusi dai tweet e post riguardanti Gaza” e che Greta dovrebbe “riconsiderare le atrocità commesse da Hamas”.