Alessandria – Aldo Z., di 74 anni, ha subito l’amputazione della gamba destra in base a una diagnosi sbagliata forse a causa di alcuni ritardi negli accertamenti. Per lui il calvario si trascina dal 2019. Dal Tribunale ci viene questa segnalazione tramite Mara Scagni, già sindaco di Alessandria, e ora referente piemontese di Cittadinanza Attiva, che tutela i cittadini alle prese con visite ed esami ospedalieri. Il signor Aldo, attualmente ospite in una residenza per anziani aveva accusato problemi di salute e si era rivolto al proprio medico di base non avrebbe capito che il paziente aveva problemi circolatori, per cui le medicine prescritte non sono servite a niente e le condizioni del signor Aldo erano peggiorate al punto da rendere necessaria l’amputazione di due dita del piede destro. Il Covid ha fatto il resto in quanto ha rallentato le nuove terapie dell’uomo che avrebbe dovuto fare esami continui. Finalmente gli è stata riscontrata una setticemia per cui si è resa necessaria l’amputazione della gamba destra per salvargli la vita. Mentre si attende la protesi che non arriva mai il signor Aldo è costretto a stare su una sedia a rotelle. E poi, spendendo milioni, vogliono costruire ospedali nuovi di cui non abbiamo bisogno, mentre servirebbero nuove assunzioni di medici e paramedici per garantire a tutti il diritto alla salute. Ma in Italia facciamo spesso le cose al contrario.