Agrate Conturbia (Filippo Massara de La Stampa) – La nuova esperienza è un viaggio alla scoperta degli animali che si risvegliano al calar del sole. Per la prima volta in quasi mezzo secolo di attività il parco faunistico “La Torbiera” di Agrate Conturbia, nel Novarese, apre al pubblico anche dopo il tramonto. L’iniziativa proposta in via sperimentale il 28 luglio verrà replicata sempre con posti limitati sabato dalle 18 alle 21 e nell’ultimo appuntamento di sabato 19 inserito proprio ieri in agenda. I visitatori a gruppi di 20 verranno accompagnati nei sentieri del parco per conoscerlo “sotto una luce diversa” e alla fine potranno accedere al servizio bar immersi nella natura. La prenotazione è obbligatoria al prezzo intero di 19 euro. È previsto un biglietto ridotto di 15 euro per i bambini tra 4 e 11 anni e di 17 euro per over 65.
“Durante il percorso – dice la responsabile Mara Federici – i nostri operatori proporranno focus sulla biologia delle diverse specie che ospitiamo e il loro stato di conservazione in natura. Sarà anche l’occasione per approfondire i progetti di conservazione a cui aderiamo e per promuovere l’importanza della tutela del territorio in cui è sorto il nostro centro”. Nel 2023 sono 11 i cuccioli di specie a rischio estinzione nati a “La Torbiera” e che con un po’ di fortuna si possono ammirare lungo l’itinerario. L’elenco comprende una femmina di cervo Sika indocinese, una specie estinta in natura che vive solo nei giardini zoologici impegnati in programmi per la sua tutela e riproduzione come quello dell’Ovest Ticino. Ci sono poi un maschio e un femmina di cervo Wapiti, una femmina di cervo Porcino e un maschio di cervo delle Filippine. In questi mesi “La Torbiera” ha celebrato anche la nascita di tre cuccioli di Quoll orientale, noto anche come gatto marsupiale maculato, da una coppia accolta nel 2022: i piccoli sono i primi in Italia. Primato nazionale raggiunto anche per il tur occidentale (o stambecco del Caucaso) con le prime due femmine nate quest’anno. La lista si completa con un cucciolo di Wallabia delle paludi che per ora sta crescendo nel marsupio della mamma. “Capisco che molti visitatori trovano gioia nell’osservare e interagire con gli animali – spiega Federici – ma la nostra priorità assoluta è il loro benessere. Per questo prestiamo grande attenzione agli ambienti conservando una folta vegetazione con anfratti che offrono anche la possibilità di sottrarsi agli occhi del pubblico. Gli animali non sono solo attrazioni da ammirare, ma esseri viventi da rispettare. Abbiamo creato le condizioni perché possano esprimere i loro comportamenti in maniera naturale, così si può creare un ambiente in cui l’esperienza di visita e il benessere dei nostri ospiti coesistono in armonia”.