In occasione delle celebrazioni della figura di San Bruno, nei 900 anni dalla morte, il Comitato organizzatore, alla cui guida ci sono il sindaco di Solero, Giovanni Ercole, e il parroco, don Mario Bianchi, ha ritenuto importante progettare insieme a tante iniziative di coinvolgimento della popolazione, anche due momenti di approfondimento e di studio.
Il primo sarà dedicato al contesto storico-geografico in cui San Bruno ha iniziato la sua vicenda terrena: un appuntamento, quindi, di carattere storico su Solero in età antica e medievale, tanto più interessante in quanto è noto che il borgo sia stato tra i famosi “otto luoghi” che hanno dato vita alla fondazione di Alessandria. Il secondo convegno sarà orientato maggiormente a mettere in luce la personalità poliedrica del santo, esplorando la sua immagine di esegeta, di teologo, di abate di Montecassino, di vescovo in dialogo con i pontefici del suo tempo e persino, forse, di ispiratore dell’autore della Divina Commedia.
Il coordinamento scientifico e la cura dei due convegni sono stati affidati a Roberto Livraghi, storico del territorio alessandrino, e a don Stefano Tessaglia, direttore dell’Archivio storico diocesano. La Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria ha garantito generosamente il proprio sostegno all’iniziativa.
Roberto Livraghi ha presentato il programma del primo convegno: “Il primo dei nostri due appuntamenti si svolgerà sabato 17 giugno nel salone del castello Faà di Bruno a Solero e avrà per titolo “Solero antica e medievale”. Esperti della Soprintendenza, docenti universitari e studiosi del territorio si daranno appuntamento per esporre lo stato degli studi su questa importante area territoriale posta sulla sponda sinistra del fiume Tanaro, privilegiando i dati relativi all’epoca preistorica e della tarda antichità (con i risultati degli scavi archeologici guidati in questi anni da Marica Venturino e Gian Battista Garbarino, oltre che da Alberto Crosetto), i rapporti di epoca medievale con i centri urbani e le diocesi di Alessandria e di Asti (con la presenza degli studiosi dell’Università di Torino, i professori Luigi Provero e Ezio Claudio Pia), e infine le risultanze dei documenti d’archivio più antichi (Roberto Livraghi e Alessandra Mazza), con una particolare attenzione ai temi degli insediamenti religiosi e monastici di età medievale (Antonella Perin e don Stefano Tessaglia)”.
Il convegno è aperto a tutti, si articola in due sessioni, una mattutina (con inizio alle 9.30) e una pomeridiana: gli atti saranno raccolti in un apposito volume, voluto per lasciare traccia di questo momento di studio e approfondimento.
Don Stefano Tessaglia, ha anticipato alcuni dei contenuti del secondo convegno, già programmato per la fine dell’estate:
“Le attività di studio legate alle celebrazioni dei 900 anni prevedono anche un secondo importante momento di riflessione sabato 23 settembre prossimo, sempre a Solero. La giornata, questa volta, sarà interamente dedicata alla figura di san Bruno e all’approfondimento della sua ricca vita e personalità. Il titolo di quella giornata sarà: “Bruno: un modello di santità per il Medioevo. Teologo, esegeta, consigliere di papi”. Grazie alla presenza di illustri docenti e studiosi si illustreranno l’opera teologica del santo, i suoi scritti esegetici e la sua azione come abate di Montecassino e uomo fidato di diversi pontefici. Tra i relatori che hanno già accettato l’invito padre Mariano Dell’Omo, archivista e bibliotecario del monastero di Montecassino e il prof. Dario Vitali della Pontificia Università Gregoriana.
A margine del convegno, questa la dichiarazione del sindaco di Solero, Giovanni Ercole:
“Nell’ambito delle celebrazioni per i 900 anni dalla morte del nostro concittadino san Bruno, una iniziativa che mi sta particolarmente a cuore è il convegno che si terrà a Solero il 17 giugno prossimo nella sala posta al piano nobile del Castello Faà di Bruno.
La presenza dell’uomo a Solero è documentata fin dalla preistoria, ma la sua storia inizia all’epoca del tardo impero romano. Evidentemente si era sviluppato un nucleo abitato di una certa importanza, se alla metà del XI secolo vi nasce ed ha la sua prima formazione una persona del livello intellettuale come San Bruno, che svolgerà ruoli di assoluto rilievo nel mondo all’epoca conosciuto.
Poche ed incerte sono le notizie su dove era localizzato Solero durante il tardo Impero. Sicuramente vicino al Tanaro, ma dove esattamente? La tradizione locale colloca il luogo di nascita di San Bruno in un punto ben preciso, in una zona nota a Solero con la definizione “an sal casté”. Poco distante dalla casa natale di San Bruno vi sono ancora le tracce della fortificazione medioevale che sosteneva e proteggeva la parte incastellata di Solero. Quando e perché gli abitanti si spostarono in questa zona, dove doveva esserci un ambiente culturalmente evoluto che ha consentito la prima fase di formazione di San Bruno è una delle domande che sovente ci siamo posti in passato.
Visto l’alto livello dei relatori che si alterneranno nel convegno del 17 giugno, sicuramente avremo risposte a questi quesiti. Mi attendo anche indicazioni su quali vie romane passavano da Solero, forse la stessa via Fulvia?
Ringrazio Roberto Livraghi e tutti coloro che con lui hanno partecipato all’organizzazione di questo convegno. Un particolare ringraziamento va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, in particolare modo al suo Presidente il notaio Luciano Mariano, per l’importante sostegno finanziario che ci ha concesso e che ci permette di organizzare una serie di iniziative per celebrare degnamente un grande personaggio come san Bruno, di ricostruire momenti storici e di produrre una documentazione, ad esempio attraverso la pubblicazione degli atti dei convegni, che rimarrà patrimonio anche delle future generazioni”.
I contenuti principali dell’anno di celebrazioni di San Bruno sono stati illustrati dal parroco di Solero, don Mario Bianchi.
“Il progetto generale delle celebrazioni ed eventi per il IX Centenario dalla morte di san Bruno, patrocinato da vari enti pubblici e religiosi, prevede tre ambiti attraverso i quali far interagire la figura del santo con la nostra realtà: liturgico e religioso, culturale ed educativo, artistico e musicale.
Dopo l’apertura dell’anno giubilare, concesso da Papa Francesco, avvenuta con una celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo di Alessandria, mons. Guido Gallese, domenica 22 gennaio 2023, si sono susseguite per l’ambito liturgico occasioni di ascolto della parola di Dio e adorazione eucaristica, per valorizzare due aspetti che il santo ha vissuto e annunciato: lo studio della Sacra Scrittura e il mistero eucaristico. In aprile si è svolto un pellegrinaggio della comunità di Segni – luogo di morte del santo – e di Colleferro – dove sorge l’unica parrocchia dedicata al santo – a Solero ed Alessandria, e ad esso è seguito un pellegrinaggio da Solero a Segni e Colleferro nel mese di maggio, segno di amicizia e gemellaggio tra comunità incontratesi grazie a san Bruno.
La celebrazione più importante, seguita dalla processione, si terrà martedì 18 luglio prossimo alle ore 21 a Solero, giorno anniversario della morte del Santo, con la S. Messa presieduta dal Nunzio Apostolico in Italia, mons. Paul Tscherrig. La significativa presenza del rappresentante della Santa Sede esprime il legame di san Bruno con i quattro Pontefici che ha servito in vita. In quel giorno le Poste Italiane e Vaticane emetteranno uno speciale annullo filatelico.
Per l’aspetto culturale e storico il tradizionale calendario parrocchiale annuale è stato dedicato alla vita del Santo; sarà predisposta una mostra su pannelli per divulgare la biografia di san Bruno, presentata insieme a una mostra a cura delle Edizioni San Paolo “I santi della porta accanto”, che sarà ospitata a Solero dal 15 al 23 luglio. Il 7 luglio sarà presentata al pubblico una nuova biografia sul santo a cura di Gian Piero Pagano. Il 17 settembre si terrà la premiazione di un concorso che ha coinvolto le scuole di Solero – infanzia, primaria e secondaria – per favorire la conoscenza della vita e dell’opera di san Bruno. I due momenti centrali di questo ambito storico saranno i due importanti convegni su Solero – 17 giugno – e sulla vita del santo – 23 settembre – di cui i curatori hanno già parlato, il secondo dei quali sarà impreziosito dalla presenza del Busto reliquiario di San Bruno custodito nella Cattedrale di Segni (RM), che dal 16 al 24 settembre sarà esposto nella chiesa parrocchiale di Solero.
Nell’ambito che riguarda la musica e l’arte è stato proposto lo spettacolo “Baudolino” a cura della Compagnia Teatro Luce, e nel mese di ottobre uno spettacolo rievocativo del Santo a cura della Compagnia Teatrale Fubinese e un concerto dal titolo “San Bruno cantava così” in cui sarà proposto un excursus musicale dal Medioevo in poi. Ci saranno occasioni di ascolto del canto gregoriano, canto proprio della liturgia del tempo del santo e un concorso di poesia e prosa, in preparazione per il mese di settembre. È in progetto il restauro degli affreschi e dei marmi di una cappella, dedicata a san Bruno, conservata nella Chiesa parrocchiale. Nell’anno è stata rinnovata l’area davanti alla Casa natale del Santo.
Desidero anch’io farmi voce della comunità parrocchiale di Solero per ringraziare il dott. Roberto Livraghi e don Stefano Tessaglia per l’organizzazione di questo convegno e il Presidente notaio Luciano Mariano e i consiglieri della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, per il sostegno concesso alle iniziative del Centenario”.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria – afferma il presidente, notaio Luciano Mariano – ritiene che la valorizzazione della figura di San Bruno da Solero rappresenti un passaggio fondamentale nel panorama storico e culturale dell’alessandrino e, per l’importanza che riveste, ha inserito questo evento tra i progetti propri dell’Ente. La ricorrenza del IX centenario della morte di San Bruno, che segue di un anno le celebrazioni in occasione del 450° anniversario della morte di San Pio V, fornisce l’occasione per approfondire lo studio di un altro grande personaggio, originario della provincia di Alessandria, immerso nelle importanti vicende politico – religiose del suo tempo. I due convegni in programma permetteranno sicuramente di approfondire aspetti della storia locale, in particolare riferiti all’epoca medievale, di conoscere nuovi aspetti della personalità di San Bruno e, forse, anche di dare conferma all’ipotesi che Dante Alighieri abbia preso ispirazione da San Bruno nel raffigurare la “selva oscura” come immagine di smarrimento nella sua Divina Commedia. Ai due convegni si affiancano iniziative per le scuole e un fitto programma di eventi che coinvolgono, tra gli altri, le Diocesi di Alessandria, Asti e Segni nell’ottica di un’ampia collaborazione all’insegna della crescita culturale del nostro territorio che rappresenta uno dei cardini della strategia della Fondazione.