Asti – A quasi sei anni dall’avvio dell’inchiesta, ieri è arrivata la condanna, con rito abbreviato, a carico dell’amministratore delegato e direttore generale della Banca di Asti, Carlo Demartini, 62 anni, per false comunicazioni sociali. Il giudice Federico Belli l’ha condannato a 2 anni e 8 mesi. Una pena più lieve di quella chiesta dal pm Gabriele Fiz in requisitoria che era di 3 anni.
I fatti risalgono al periodo 2015-2016: crediti deteriorati per circa 30 milioni di euro sarebbero stati presentati nei bilanci delle due annualità come ancora esigibili, in modo da garantire un valore più elevato alle azioni della banca. Assoluzione per Aldo Pia, farmacista, già assessore comunale e attualmente dirigente Confcommercio: all’epoca dei fatti presidente dell’istituto di credito di piazza Libertà, era stato chiamato in causa dalla procura perché considerato consapevole delle decisioni di bilancio assunte da Demartini per non depauperare il valore azionario, ma per il giudice Demartini sarebbe l’unico responsabile perché aveva i pieni poteri per stilare i bilanci, indicati come parzialmente falsi.