Alessandria – Martedì 6 giugno alle 17:00 alla Taglieria del pelo in Via Wagner 38/D si terrà un interessante convegno dal titolo secco ma molto chiaro: “R.S.A. Dimenticate” che tratterà principalmente degli aggiornamenti e delle proposte sul Piano Nazionale della non autosufficienza. Il sindaco Giorgio Abonante introdurrà i lavori col saluto della città ai convenuti, quindi prenderanno la parola il dottor Michele Assandri, presidente Anaste Regione Piemonte, l’avvocato Massimo Grattarola del Foro di Alessandria, l’architetto Gaetano Dieni presidente regionale Confcommercio Salute e Sanità. Seguiranno gli interventi programmati del dottor Luca Pallavicini, presidente nazionale Confcommercio Salute Sanità e Cura, del dottor Giorgio Laguzzi, assessore politiche sociali del Comune di Alessandria, del dottor Massimo Secondo, presidente della cooperativa sociale Punto Service, la dottoressa Roberta Cazzulo, presidente della commissione politiche sociali del Comune di Alessandria. A tratte le conclusioni di questo incontro sarà del dottor Fabio Tirelli vice presidente Anaste Piemonte. Il convegno è in pratica un atto d’accusa verso la politica per aver dimenticato il Pianeta RSA (anziani e non autosufficienti): circa 600.000 posti in Italia che assistono per la maggior parte persone malate che non trovano posto in Ospedale e che non hanno avuto nessun aiuto durante il Covid (in Particolare in Piemonte) nonostante la mortalità sia stata dieci volte inferiore che a domicilio e in Ospedale. Le residenze sanitarie assistenziali, sigla RSA, introdotte in Italia a metà degli anni novanta al posto delle vecchie case di riposo, sono strutture non ospedaliere ma comunque a impronta sanitaria, che ospitano per un periodo variabile da poche settimane al tempo indeterminato persone non autosufficienti, che non possono essere assistite in casa e che necessitano di specifiche cure mediche di più specialisti e di un’articolata assistenza sanitaria. Si differenziano dalle strutture riabilitative per la minore intensità delle cure sanitarie e per i tempi più prolungati di permanenza degli assistiti, che in relazione al loro stato psico-fisico possono in alcuni casi trovare nella stessa anche “ospitalità permanente”.
Alla riunione si parlerà anche del fatto che in Italia ci sono 200.000 posti abusivi (rapporto secretato dei Carabinieri al Governo) che nessuno vuol fare emergere perché non ci sono i soldi pubblici per trasformarli in posti (soprattutto al Sud) legali e convenzionati. Per l’occasione saranno presenti assieme Anaste e Confcommercio Salute, nata da una costola della stessa Anaste per motivi di diversa ottica nei rapporti politici.