di Maurizio Blondet – … Gliela fa l’ottima Pastorelli (vedi riquadro a destra): e da quando in qua per fare #giornalismo bisogna “condividere” l’operato del governo? Rivelatrice perché mostra che l’Annunziata non si è mai sentita una giornalista, bensì una funzionaria del Partito: quale è da quando quarant’anni fa frequentava la scuola del PCI alle Frattocchie con Massimo D’Alema. Non riesce a percepirsi altro che una funzionaria del PCI, e confessa che a quel posto è stata da decenni per fare propaganda, non dare informazioni. Non riesce a dirsi “giornalista” nemmeno per finta, come fanno tutti i suoi colleghi “de’ sinistra”. Si dimette A 72 anni, dopo essere stata presidente Rai, direttore del tg3, titolare di un talk…
Per andare al Parlamento Europeo in quota PD anche Alessandro Zan deve mentire, non può fare altrimenti: parla di “liste di proscrizione in Rai” che non esistono: “Dopo Fazio – scrive Zan -, anche le dimissioni di Lucia Annunziata confermano il clima da liste di proscrizione in Rai, che perde l’ennesima professionista di prestigio. La destra, che usa il potere come arma di imposizione politica e culturale, dimostra tutta la sua insicurezza”.