Sono la sorella del compagno di Irene Paravidino (nella foto, n.d.r.). Non ho idea di chi siano le vostre fonti, ma quando si scrive di una tragedia così grande, bisognerebbe verificarle. Intanto, Irene aveva 33 anni, godeva di ottima salute, non ha avuto malesseri nei giorni precedenti tant’è che la sera prima era andata a mangiare una pizza con le amiche e il dieci maggio si è recata al lavoro, come sempre. Al rientro a casa dal lavoro, ha cominciato ad accusare un senso di nausea, perfettamente compatibile con il suo stato. Interpellata telefonicamente il medico curante l’ha tranquillizzata adducendo i disturbi presumibilmente ad una forma influenzale. Anche la ginecologa ha minimizzato, consigliandole nel caso i disturbi fossero diventati più intensi, di “fare un giro al pronto soccorso”. Nuovamente chiamata alle 19, comunque, la dottoressa in questione non ha risposto e nemmeno si è premurata di richiamare (questo per la mera cronaca). Nel frattempo i disturbi si sono affievoliti e la mamma comunque si è fermata a cena e poi a dormire lí per tranquillità anche del compagno, nel caso fossero ripresi. Irene stava decisamente meglio, ha consumato qualche grissino e si è addormentata. Verso le quattro del mattino si è svegliata urlando per un dolore lancinante all’addome. Il compagno ha immediatamente chiamato il 118 ma all’arrivo dei soccorsi per la povera Irene non c’era già più nulla da fare.
Questi i fatti.
Non si pretende l’articolo dettagliato, ma di sicuro inventarsi di sana pianta che Irene accusasse sintomi nei giorni precedenti e che addirittura fosse arrivata in ospedale e ricoverata non corrisponde alla realtà. Il sensazionalismo poi del titolo “Misteriosa morte” è semplicemente ributtante.
È morta una ragazza di 33 anni, incinta di 3 mesi, in maniera improvvisa e del tutto imprevedibile, gettando nella disperazione il compagno e i genitori. Una ragazza giovane, bella, buona e generosa che faceva l’assistente sociale, sempre disponibile e sorridente, al settimo cielo perché stava aspettando il suo primo figlio, strappata alla vita nel fiore degli anni da un destino crudele. Una folla enorme a darle l’estremo saluto, benvoluta da tutti.
Questi i fatti.
Tutto il resto è materiale di scarto, di sicuro non è informazione.