È bastata la franca vittoria casalinga contro l’Ancona per guardare la situazione di classifica dei Grigi con lenti diverse e certamente più ottimistiche. Contro i dorici finalmente abbiamo visto un collettivo che, per la prima volta in questa stagione, ha giocato discretamente a calcio e gli errori commessi dal mister avversario (solo noi li abbiamo visti, ma altri che partita hanno visto?) hanno aiutato ma non sono stati determinanti ai fini del risultato. La domanda è: quella vista contro l’Ancona è un’Alessandria finalmente cresciuta rispetto a quella “non squadra” non allenata dal non allenatore Rebuffi, oppure torneremo quelli di due mesi fa a stretto giro di posta? Vedremo. Nel frattempo due gustose noterelle: gli sfascisti, che ormai dominano in Curva Nord, a inizio partita domenica scorsa, hanno esposto uno striscione nel quale c’erano insulti per tutti, il tutto naturalmente in favore di telecamere. Quando poi i nostri ragazzi sono andati in vantaggio lo striscione è sparito. Capitani coraggiosi, eh? Se gli insulti erano, almeno secondo questi sfascisti, legittimi e ben indirizzati allora perché ritirare lo striscione? È bastato un rigore a favore per cambiare idea? Ridicoli. Anche perché il danno era già fatto: i nostri giocatori sono entrati in campo in un ambiente come sempre ostile e tutta Italia aveva già letto gli insulti. Che poi ci sia qualche capo tifoso che, da fine politico quale si crede di essere, ci spiega che la buona prestazione dei Grigi sarebbe merito dell’atteggiamento oltraggioso di certo tifo allora spieghino perché l’insulto prima non serviva a vincere le partite mentre stavolta avrebbe aiutato. Inoltre qualche pennivendolo osa spiegare, urbi et orbi, che tal Enea Benedetto (possibile futuro compratore dei Grigi) non sarebbe gradito. Peccato che, come al solito, arriva in ritardo perché Cichinisio aveva già parlato di questo personaggio sei mesi fa. Così va il mondo!