Alessandria – Stamane all’alba un lupo è morto dopo essere stato investito da un veicolo lungo la strada tra Astuti e Quargnento. La carcassa dell’animale è stata spostata e adagiata sul ciglio della strada per consentire la regolare viabilità.
L’arrivo del lupo nella nostra provincia risale alla fine degli anni ’80 del secolo scorso. È arrivato qui da noi soprattutto dall’appennino del Centro Italia e si è fermato sull’appennino ligure e tortonese. S’è spinto anche in alcune zone collinari e in pianura, seguendo corridoi naturali che sono costituiti da fiumi o aree boschive. Tuttavia la presenza del lupo in pianura è rara. Si calcola che nella nostra provincia vi sia una decina di branchi. Il lupo si sposta per cacciare e seguire gli spostamenti di cinghiali e caprioli.
Il lupo non attacca l’uomo di cui ha paura, anzi, proprio come il cane, può affezionarsi all’uomo. Lo afferma uno studio dell’Università svedese di Stoccolma pubblicato sulla rivista Ecology and Evolution: anche i lupi che hanno preso parte al test hanno manifestato attaccamento verso le persone che gli erano più familiari, mostrando inoltre un livello maggiore di stress quando si trovavano in compagnia di estranei.
I ricercatori, guidati da Christina Hansen Wheat, hanno allevato 10 cuccioli di lupo e 12 di cane dall’età di 10 giorni, sottoponendoli poi a vari test comportamentali, specificamente progettati per valutare i comportamenti di attaccamento affettivo nei canidi (la famiglia che comprende lupi e cani). Durante queste prove, i lupi di 23 settimane hanno spontaneamente mostrato di preferire le persone familiari agli estranei, proprio come hanno fatto i cani, mettendo in atto anche comportamenti che dimostravano il loro affetto. Inoltre, la presenza di esseri umani a loro familiari fungeva anche da moderatore dello stress per i lupi, che durante i test hanno mostrato di essere molto più inquieti rispetto ai loro parenti.