Cesare Rossini, presidente della Fondazione Slala, ringrazia la neopresidente per il lavoro svolto e traccia il quadro di alcuni progetti in corso: “Non posso che formulare i complimenti ed esprimere la certezza che finalmente l’astigiano e l’alessandrino non saranno più dimenticati”. Così il presidente della Fondazione Slala – Sistema logistico del nord ovest d’Italia, commenta la nomina della casalese Cristina Bargero alla presidenza dell’Agenzia per la mobilità piemontese (Amp).
Classe 1975, nata a Casale Monferrato, laurea in Giurisprudenza e master in Politiche pubbliche e Pubblica amministrazione, Bargero è stata tra i fondatori del Pd nell’Alessandrino, partito con cui è stata eletta nel 2013 alla Camera. Non riconfermata, nel 2019 ha aderito a Italia Viva e l’anno successivo è stata nominata nel consiglio di amministrazione di Trenitalia. È ricercatrice all’Ires Piemonte, istituto di ricerca che svolge la sua attività d’indagine in campo socio-economico e territoriale.
Nell’ambito del rinnovo del Consiglio di amministrazione, è stato invece confermato in forma unanime Giovanni Currado di Asti, architetto, esperto nella pianificazione dei trasporti, come rappresentante del Bacino sud est Alessandria – Asti.
“Colgo l’occasione – aggiunge Rossini – per esprimere un particolare ringraziamento a Cristina Bargero per il lavoro svolto da componente del Cda di Slala in questi anni in cui la Fondazione è stata impegnata nello sviluppo di progetti per i territori del Basso Piemonte”.
Bargero, in seguito alla nomina in Amp, ha dato le dimissioni da Slala e anche dal consiglio di amministrazione di Trenitalia.
Da Predosa alla conurbazione
In queste settimane stanno procedendo alcuni dei progetti cui ha lavorato Slala su incarico delle amministrazioni pubbliche socie della Fondazione. Il primo è quello della conurbazione Alessandria e Valenza. Le due giunte comunali hanno approvato le delibere relative che, dopo un atto analogo da parte della Provincia di Alessandria, verranno inviate alla Regione Piemonte per la definitiva istituzione della conurbazione che appare come uno strumento indispensabile per migliorare i servizi, e di conseguenza anche l’accoglienza, di un’area vasta che comprende il capoluogo e Valenza, sede del Distretto orafo.
Il secondo progetto è quello del casello di Predosa. La Società Autostrade, concessionaria dell’A26, ha confermato la disponibilità a realizzare l’opera così come una valutazione positiva proviene dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Inoltre esiste l’interesse di un gruppo, che si occupa di sviluppo infrastrutturale, alla realizzazione di un’area logistica in prossimità del casello di Predosa la cui “presenza permetterà di affrontare, con interessanti prospettive di soluzione, il superamento delle principali criticità che influenzano il territorio del sud provincia e di tratteggiare strategie di sviluppo economico-sociale attuabili a breve termine”. Aggiunge Angelo Marinoni, coordinatore della Commissione Infrastrutture strategiche di Slala che si è occupato della progettazione: “Gli effetti del nuovo casello di Predosa influenzano una vasta area geografica vocata al turismo ed al benessere: si pensi alla possibilità di raggiungere più facilmente l’Alto Monferrato, Acqui Terme, i territori vitivinicoli patrimonio dell’Unesco e in generale l’accesso ad un mondo gastronomico e vitivinicolo di assoluta ed incontestabile qualità”.