Alessandria – Ieri si sono dimessi quattro consiglieri del Centro Raccolta Latte che detiene il 34,76% delle quote della Centrale del Latte. Si tratta di Mauro Bovone (rappresentante del Comune), di Giacomo Deboli, di Claudio Monferino e di Carlo Ricagni, per una “scelta maturata al fine di accelerare un procedimento di cambiamento di gestione, che deve intraprendere alcune determinate scelte, ad oggi non ancora fatte. Tra queste, ad esempio, la possibilità di valutare nuovi partner del settore”. Dal comunicato non si capisce niente anche se le dimissioni sarebbero l’esito d’un contrasto tra due blocchi a causa della mancata approvazione del bilancio 2021/2022 che sarebbe in passivo. In Centrale del Latte Alessandria e Asti oltre due terzi della compagine societaria è costituita dagli allevatori, quelli che fanno capo al Centro Cooperativo Raccolta Latte e all’azienda Pederbona, insieme agli altri piccoli produttori, che detengono circa il 67% delle quote. Oltre a loro, il 18,5% è di Piemonte Latte, cooperativa di Savigliano (Cuneo) che riunisce 270 allevatori piemontesi, alcuni dei quali sono stati scelti per conferire il latte alla Centrale di Alessandria e Asti dopo aver sottoscritto il disciplinare di filiera. Poi il 10,35% è del Comune di Alessandria, il 3,08% è di Fraschieri Spa, lo 0,83% del Banco-BPM e lo 0,46% è del Comune di Novi Ligure. Presidente Consiglio Amministrazione è Andrea Frascheri, Vice Presidente del Consiglio Amministrazione della Centrale è Carlo Ricagni, dimissionario.