Alessandria – Ormai ci siamo, da Bruxelles arriva il placet per l’implementazione della logistica moderna nel Basso Piemonte. La capitale de dell’Unione Europea in sede di Commissione ha emesso una nota in cui si caldeggiano investimenti in Italia – in particolare tra Piemonte e Liguria (Genova e Alessandria) – per l’efficientamento energetico delle banchine, le opere di dragaggio, le realizzazioni di nuovi moli e la realizzazione della nuova logistica nel retroporto, mentre nel rapporto “ Investimenti e Riforme del Pnrr per la portualità” pubblicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si legge di interventi destinati ai porti italiani per un totale di 9,2 miliardi di investimenti. Nel progetto si prevede una migliore organizzazione delle attività portuali, semplificazione e digitalizzazione delle operazioni logistiche, regole del trasporto marittimo. I soldi andranno a finanziare interventi in 47 porti di 14 regioni diverse e di competenza di 16 differenti Autorità di sistema portuale. Il 46,9% dei fondi destinato ai porti del Mezzogiorno, il 37,7% a quelli del Nord e il restante 15,4% a quelli del Centro.
A livello regionale, i porti della Liguria e della Sicilia venivano indicati come i principali beneficiari: alla Liguria venivano assegnati circa 2,7 miliardi di euro, di cui 600 milioni per la nuova diga foranea di Genova, alla Sicilia circa 1,1 miliardi.
“Finalmente si fanno i conti – ci ha detto il presidente di Slala Alessandria, avvocato Cesare Rossini (nella foto a lato) – e ciò significa passare dalle parole ai fatti. La logistica del Basso Piemonte ormai è una certezza e presto decollerà. La nostra provincia ha bisogno d’un forte rilancio e la logistica è il motore per averlo”.