Alessandria (Piero Evaristo Giacobone) – Scusate se insisto ma mi chiamo Evaristo e, mio malgrado, devo occuparmi ancora di sanità pubblica. Ebbene, nel devastato panorama della provincia di Alessandria (fra le ultime in Italia per servizi resi alla popolazione, secondo le più recenti statistiche) spicca purtroppo il casalese dove la desertificazione sembra che riguardi tutto quello che pomposamente un tempo si chiamava sistema salute. Nel silenzio tonate di tutti – media, politici, autorità di controllo, magistratura – ha chiuso la Casa Alloggio Carla Maria di Borgo San Martino (nella foto sopra), l’unica in provincia a ospitare malati cronici di AIDS, alcuni da più di venti anni. Di proprietà del Gruppo Fides (roba da preti), ha improvvisamente cessato l’attività costringendo i pazienti e le loro famiglie a trovare accoglienza in altre realtà, spesso lontane. Quel che è curioso è che notizie da fonte ecclesiastica danno per certo il suo riutilizzo come centro di reclutamento e formazione di future suore di clausura (molto importanti per la salute della gente) già in parte presenti nella struttura. Non è finita perché la Casa di Riposo comunale di Occimiano, delle cui vicende ci siamo occupati più volte negli ultimi anni (in beata solitudine) è ormai ridotta allo stremo (si parla duna dozzina di ospiti), dopo l’affidamento (non ufficializzato sul sito comunale) alla cooperativa pavese Morgana che si occupa di asili nido (sic). I soliti ben informati dell Asl sostengono che l’obiettivo sia vuotarla completamente per poi cambiargli destinazione d’uso, col consenso di quei fenomeni della stessa Asl Al. È l’ennesimo colpo ai servizi del che vedono già in sofferenza il pronto soccorso dell’Ospedale di Casale che negli ultimi tempi non riesce nemmeno a ricoverare gli anziani fragili, trasferendoli (addirittura notte tempo) nelle poche RSA rimaste aperte in cui talvolta muoiono appena entrati.
E io pago.