La telenovela della cessione dell’Alessandria calcio, annunciata dal presidente di Di Masi all’inizio di novembre, s’arricchisce di un’altra perla. La settimana scorsa, dopo aver rivelato i nomi di chi aveva “prenotato” l’Alessandria attraverso un compromesso, qualche giorno dopo avevo dato notizia che le trattative con Ilari (e tutti quelli che gli stanno intorno, sopra, sotto, di fianco, di lato ecc.) avevano subito un rallentamento significativo. Stasera sono invece in grado di dirvi che la compravendita è stata depennata: Ilari non sarà il nuovo proprietario del Club mandrogno. Il preliminare firmato da chi vende e da chi compra è stato risolto, quindi la trattativa è saltata. Inutile dire che Di Masi, preso atto che la cessione del Club a questi signori è incerta per cui ha preferito fare marcia indietro. Quanto sia costato questo dietrofront non è dato a sapere, anche se stiamo parlando ormai d’un presidente che, piaccia o non piaccia, ha speso circa 70 milioni di Euro per comprare e gestire l’Alessandria. Non mi stupisco della rabbia dei soliti pennivendoli e delatori che non riescono a starmi dietro, ma la classe e la professionalità non sono acqua.
Mi spiace, ma io so’ io e voi non siete un c…zo.
Senza citarmi, hanno copiato male (come fanno gli asini) quello che ho scritto per primo. Adesso cosa succederà? Bisogna far mente locale su quanto Di Masi sia motivato a vendere la società e penso che per lui la cessione è l’unica soluzione. Per cui, o Di Masi ha sottomano un “piano B” (leggi: un’altra cordata cui affidare il club) oppure, se non si risolve tutto in pochi giorni, dovrà rimandare la cessione a momenti e interlocutori migliori. Se poi volete una lettura critica di quello che è stato e su quello che potrebbe ancora succedere sappiate che domani o dopo approfondirò l’argomento. Il tutto sarà condito da gustosi particolari ancora sconosciuti: vi consiglio quindi di leggere domani o dopo, sempre su questo sito, e vi assicuro che non sarete delusi. Un saluto in particolare a quel giornalista locale che apprende e poi pubblica le notizie da un tifoso amico che prima le scrive sui social, anche se dovrebbe essere il contrario e cioè che il giornalista scrive e il tifoso apprende.