Casale Monferrato – Proseguono le indagini della Procura di Vercelli per assicurare alla giustizia gli assassini di Cristian Martinelli (nella foto), il 34enne di Trino (Vercelli) ucciso a botte venerdì 14 (l’uomo era poi morto in ospedale due giorni dopo) alla stazione di Casale Monferrato (e la Polfer dov’era?). Finalmente svelati dalla questura i nomi dei cinque ragazzi, di cui una ragazza capobanda, tre marocchini e un moldavo. Dopo Nicolae Capstrimb, 20 anni, moldavo, finito in manette pochi giorni dopo l’accaduto, è finito in carcere a Vercelli Bilal Zabori di 18 anni, mentre un minore membro della banda è stato trasferito al carcere di Torino. Entrambi di nazionalità marocchina, erano già stati indagati dalla Procura torinese per una rissa in cui uno dei due aveva usato un coccio di vetro per aggredire una persona. Ha 18 anni anche il terzo marocchino Bennacer Ait, incensurato: per lui è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Per Janet Di Perri, 21 anni, italiana, l’unica ragazza e anche la più anziana del gruppo, sono stati disposti gli arresti domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico. Sarebbe stata proprio lei ad aizzare i compagni durante il pestaggio. Quando il gruppo aveva deriso Cristian Martinelli per gli occhiali che portava, a cui era particolarmente affezionato, si era rivolto a lei per chiedere di lasciarlo stare. Prima gli insulti, poi la spinta: il segnale per tutti gli altri a picchiarlo mentre Di Perri controllava la situazione intorno, con sguardi minacciosi verso chi, da lontano, si era accorto dell’aggressione.