Torino (Giulia Giraudo) – Levata di scudi dell’Arcigay di Torino che ha puntato il dito contro la diffusione di alcuni adesivi definiti con non poca fantasia “omolesbobitransafobici” a firma di “organizzazioni studentesche a stampo fascista dell’ateneo”. Insomma, questa sinistra sta facendo resuscitare con una forza tremenda il Fascismo creduto morto e sepolto. E invece – lo dicono i i dati – la destra ha stravinto le elezioni e gli studenti universitari iscritti al Fuan in Italia sono raddoppiati in sei mesi. Ma la sinistra studentesca insiste e ha chiesto interventi chiari dell’ateneo e della Città. L’Università, guidata dal rettore Stefano Geuna, ha condannato il gesto degli studenti di destra annunciando che farà togliere da ogni sua sede gli adesivi.
Il caso è approdato perfino in Regione dove i capigruppo di Liberi Uguali, Verdi e Alleanza Verdi Sinistra hanno diffuso una nota dove si legge: “Gli omofobi e i neofascisti cercano sponde ma troveranno opposizione”. Sembra di vivere con Peppone e Don Camilllo, la i ricorsi vichiani che la storia, vera o di fantasia, si ripete sempre. Addirittura una certa Sarah Disabato del Movimento 5 Stelle fa sapere al cronista che “l’unica pulizia da fare è quella nei confronti dell’odio e dell’intolleranza portata avanti da alcuni collettivi universitari, evidentemente, di stampo fascista”. Voila.
Gli studenti, che in una nota si firmano come “Fuan – Fronte universitario d’azione nazionale” replicano parlando di un polverone sollevato da media mainstream e sinistra per difendere stupidaggini come lo schwa (la pronuncia all’inglese delle parole italiane) ma non per discutere dei problemi quotidiani degli studenti”, spiegando “una piccola beffa futurista contro le storpiature a cui assistiamo costantemente in università oramai da anni”. Gli studenti del Fuan spiegano che non si tratta di “un gesto discriminatorio se non contro le idiozie del politicamente corretto. Questa piccola beffa futurista aveva lo scopo di protestare contro le ridicole storpiature ideologiche della lingua italiana in salsa gender a cui assistiamo costantemente in università ormai da anni, e di difendere la dignità della lingua di Dante e D’Annunzio”.
Noi di Alessandria Oggi – che siamo liberali, eredi del Risorgimento nato proprio ad Alessandria coi Moti del 1821 – ci sentiamo perfettamente d’accordo con gli studenti del Fuan perché l’Italiano, che è la lingua più bella del mondo, è meglio tenerselo stretto dopo che ci hanno rapinato di tutto quanto riguarda la nostra ultra millenaria cultura. “La reazione immediata dei collettivi di sinistra – aggiunge il Fuan nella nota – è stata l’ennesima prova della loro arroganza e della loro assenza di argomenti reali. Abbiamo assistito anche all’ingerenza di potenti associazioni come Arcigay che nulla hanno a che fare con l’università e che non dovrebbero esprimersi a riguardo di ciò che accade al suo interno – afferma la nota – Abbiamo dimostrato come mainstream e sinistra siano sempre pronti a scatenare polveroni per difendere stupidaggini come lo schwa ma non per discutere dei reali problemi quotidiani degli studenti”.