Red – Non ha pesato molto la partita in trasferta per la Torinese Silvia Fregolent, senatrice uscente e candidata al senato per Azione-Italia Viva-Calenda in Emilia Romagna. La simpatica avvocata torinese che, oltre che simpatica è anche molto competente, ha retto l’impatto d’una candidatura difficile, fuori casa, riuscendo a far parte del novero di eletti quali i “pezzi da 90” Calenda, Renzi, Scalfarotto e Versace. Non è stata un vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro, perché ce l’ha fatta comodamente e sarà senatrice per il neonato gruppo liberal-democratico e riformista di Renzi e Calenda. Intervistata oggi dalla Gazzetta di Parma, ha dichiarato: “Sono preoccupata, ma non per i motivi che dicono nel Pd. La Meloni sta al fascismo come Letta sta al comunismo. Da un lato ci sono le persone che fanno il saluto romano e dall’altro quelli col pugno chiuso. Non è questo il problema. Il tema vero – ha spiegato Fregolent – sono le ricette che la Meloni propone per uscire dalla crisi e per costruire un Paese diverso. Noi dobbiamo puntare e investire sulle proposte. L’Italia aveva bisogno, e ne ha avuto l’opportunità, di uno schieramento riformista che affrontasse i problemi in modo serio proponendo soluzioni credibili. Non s’è fatto, non per colpa nostra, ma per colpa del Pd”.