Torino (Giulia Giraudo) – Mentre ad Alessandria crescono le erbacce lungo le tratte storiche dei treni sabaudi che attraversano il Monferrato, e saccenti pensionati esperti in conferenze parlano, parlano, parlano, in Svizzera, a partire dal prossimo ottobre (fra qualche giorno), tornerà in funzione la storica linea ferroviaria che parte da Domodossola, nel Verbano-Cusio-Ossola, e arriva a Locarno, in Svizzera, attraversando la Val d’Ossola, la Valle Vigezzo e le Centovalli: 52 chilometri nel dolce silenzio dei boschi, valli e montagne, tra i colori autunnali della storica ferrovia. Il viaggio è affascinante con 83 ponti e 30 tunnel, con lo sfondo a tratti del Lago Maggiore con cascate che sgorgano dalle rocce e i vigneti sulle colline circondati da chilometri di foreste di castagni. Non solo natura ma anche centri storici di pregio, come la stazione di Domodossola, che brilla tra i ciottoli dei suoi meravigliosi palazzi d’antan, a Santa Maria Maggiore, punto più alto della linea coi suoi 830 metri di altitudine e piccolo borgo dove, proprio nel mese di Ottobre, prendono luogo mercati gastronomici a chilometro zero, fino all’attraversamento del viadotto in acciaio che si incontra dopo Intragna, che per la vista del viaggiatore più coraggioso cade precipitoso nelle acque del torrente Isorno. Qui, curiosità, nel 1993 fu creato il primo punto di lancio per gli appassionati di bungee jumping.