Roma – Architetta, notaia, medica, soldata: arriva per Treccani il primo ‘Dizionario della lingua italiana’ che registra anche le forme femminili di nomi e aggettivi che tradizionalmente si trovano solo al maschile. Una rivoluzione che riflette e fissa su carta “la necessità e l’urgenza di un cambiamento che promuova l’inclusività e la parità di genere, a partire dalla lingua”.
Dizionario Treccani, ci saranno anche le differenze negli aggettivi
Cercando il significato di un aggettivo come “bello” o “adatto” troveremo quindi lemmatizzata, ovvero registrata e quindi visualizzata in grassetto, anche la sua forma femminile, seguendo sempre l’ordine alfabetico: bella, bello; adatta, adatto.
L’infaticabile lavoro di aggiornamento della lingua italiana a cui l’Osservatorio di Treccani si dedica senza sosta da oltre un secolo si concretizza in una nuova opera in tre volumi: Dizionario dell’Italiano Treccani, Dizionario storicoetimologico e Storia dell’Italiano per immagini, che sarà presentata in anteprima il 16 settembre alla XXIII edizione di Pordenonelegge, la Festa del Libro con gli Autori.
Diretto dai linguisti Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, Il Vocabolario Treccani 2022 è molto più che la versione aggiornata dell’opera pubblicata nel 2018: è lo specchio del mondo che cambia e il frutto della necessità di validare e dare dignità a una nuova visione della società, che passa inevitabilmente attraverso un nuovo e diverso utilizzo delle parole.
Addio ai luoghi comuni
Nel Dizionario dell’italiano “Treccani – Parole da leggere”, Treccani propone, per eliminare anche gli stereotipi di genere secondo i quali a cucinare o a stirare è immancabilmente la donna, mentre a dirigere un ufficio o a leggere un quotidiano è puntualmente l’uomo, nuovi esempi di utilizzo e contestualizzazione ed evidenzia il carattere offensivo di tutte le parole e di tutti i modi di dire che possono essere lesivi della dignità di ogni persona.
Oltre a promuovere un uso della lingua più al passo con i tempi e attento alla questione di genere, il Dizionario dell’italiano Treccani vuol essere uno strumento accessibile a tutti, rispettoso del primo diritto di chi legge, quello dell’immediata comprensione dei significati. Niente più “vocabolariese”, tecnicismi lessicografici, spiegazioni complesse e definizioni che necessitano di altre per essere comprese. Gli esempi che guidano all’utilizzo delle singole voci sono riferiti all’uso reale della lingua e le definizioni sono volutamente chiare, semplici, dirette.
Spazio anche ai giovani… e te pareva!
Particolare attenzione è stata data ai lettori più giovani e al loro mondo: non solo si è scelto di dare spazio a numerosi termini ricorrenti nei testi scolastici e universitari, ma è stato favorito l’inserimento di molti esempi presi direttamente dalla rete, dai blog o dalle reti sociali. Un’apertura nei confronti del digitale “che dimostra la fiducia dall’Istituto verso i nuovi mezzi di comunicazione e le nuove generazioni”. Attenta anche la selezione dei neologismi accolti.