Asti (Giulia Giraudo) – Nella città di Vittorio Alfieri non dormono perché hanno capito che se l’energia, fornita da uno Stato gestito da utili idioti nonché superpagati come il nostro, costa troppo, possono prodursela da soli a costi molto più bassi. Andrea Amalberto (nella foto), presidente dell’Unione Industriale di Asti ha le idee chiare. L’Unione Industriale da lui presieduta ha messo in piedi il Consorzio Energia che sarà operativo all’inizio del 2023. Agirà su 2 livelli. In primis aiuterà le aziende a fare internamente tutto quello che possono per ridurre e ottimizzare i consumi (dagli infissi al fotovoltaico). Poi produrrà energia: biogas, fotovoltaico, eolico affittando o creando propri impianti non necessariamente nell’astigiano dove le condizioni ambientali sono più favorevoli, ad esempio in Puglia o in Sicilia. Si produce là e si trasporta qua a costi bassissimi.