Ragazzi mettetevi comodi. Vogliamo iniziare la settimana, per quel che concerne i Grigi, con un po’ di buon umore. Mercoledi 13 scorso in un cortile di Via Pontida Mauro Bavastri (giornalista sportivo contiguo che scrive di bocce) ha condotto la serata di presentazione del libro “Il Grigio e gli altri colori” edito da Museo Grigio e scritto “a mille mani” dal meglio del giornalismo sportivo alessandrino e piemontese assieme ad alcuni vecchi tromboni. Anteas, una benemerita associazione di volontariato emanazione della CISL la quale offre a nostri concittadini meno fortunati un supporto logistico meritevole ed efficiente, ha organizzato la serata. Dire che la serata sia stata bagnata da una folta partecipazione di appassionati ci pare troppo: 18 (diciotto) gli astanti (esclusi gli autori) che, pare, non fossero neppure un granché interessati alla pubblicazione perché, ci hanno detto, non era presente un tifoso che fosse uno. Non era presente nessun giornalista sportivo locale al punto che del libro, a parte gli autori e, come abbiamo già detto, qualche nostro concittadino casualmente presente, non ne saprebbe niente nessuno. Tre domande d’obbligo: 1) Che ci azzecca un’associazione meritoria come Anteas con la presentazione di un libro che parla di campioni di calcio del tempo che fu? 2) Possibile che, a parte gli autori e l’infaticabile “Pippo Baudo de noiantri”, non ci fosse un giornalista cittadino presente? Pensare che fra gli intervenuti spiccava Gigi Poggio, Addetto Stampa dell’Alessandria Calcio, il quale, da vent’anni occupa quel ruolo e periodicamente convoca le conferenze stampa dei Grigi. 3) Anche questo libro rischia di essere un fiasco (ne siamo sinceramente rammaricati), esattamente come lo era stata la pubblicazione che si era occupata della stagione sportiva della promozione in B. In quell’occasione invece, ricordiamolo ai distratti, il tomo è uscito con solo 8 (otto) mesi di ritardo (quindi poco tempo prima della retrocessione). Non bastasse, il giorno della presentazione ufficiale, tal Grande Capo Penna Demente, che avrebbe dovuto distribuire le prime copie alle autorità (come si dice “religiose, civili e militari”) intervenute per l’occasione, si era accorto, pochi minuti prima, che i libri erano rimasti nel baule di un’auto della quale non possedeva le chiavi. Non essendo a portata di mano scassinatori professionisti disponibili a violentare vetture altrui, gli invitati erano stati rimandati a casa con tante scuse.
Fin qui abbiamo sorriso, magari con rammarico. Adesso due cenni alle novità in Società. L’Alessandria calcio ha un nuovo DS che non è “ombra”, anzi, conosciutissimo sulla piazza. D’altra parte Artico è stato delegittimato ormai definitivamente davanti ai giornalisti soliti noti e alla piazza, e pare che costoro non se siano ancora accorti (oppure non riescano ancora a farsene una ragione) Chi invece ne ha preso atto è il calcio nazionale, i nostri calciatori sotto contratto, il nuovo DS (per informazioni certe sulla sua identità chiedere a quel campione dell’informazione alessandrina che aveva indicato pubblicamente, con la sicumera di chi non sa una minchia, in Cerri il nuovo DS). Il nuovo DS, tra l’altro, ha già piazzato due giocatori sotto contratto, oltre Chiarello. Il nuovo dirigente, che poi tanto nuovo non è, sta facendo il lavoro al posto di Artico benché quest’ultimo sia stato incaricato da Di Masi di sbolognare i calciatori sotto contratto. Il Bomber ha preferito godersi meritate (?) vacanze (a oggi siamo oltre i 40 giorni) fra la Sardegna e la Val d’Aosta, fulgido esempio di correttezza professionale, attaccamento ai colori sociali e, mettiamoci pure, un po’ di sano amor proprio. Le trattative per la vendita del club invece, per quel che ne sappiamo, languono. Penna Scadente adesso inventerà qualche nuova inesistente cordata, giusto per far parlare i minchioni. Visto che ha già citato in passato una decina di gruppi interessati, rappresentativi di tutti i settori merceologici possibili, non è escluso che ora si butti sul macabro: che Di Masi non stia trattando la cessione della società con trafficanti internazionali di armi, settore che ultimamente tira? Una cosa è certa: le proverbiali lenzuolate giornalistiche di Penna Scadente si stanno trasformando in pannicelli per neonati e i suoi pubblici attestati di stima e riconoscenza nei confronti degli Ultras sono spariti dai suoi ponderosi scritti. Ha cambiato idea o sta cambiando pelle? Non sappiamo, di sicuro non ha cambiato padrone.