Ponzone – Secondo i contadini dell’acquese la rete di contenimento che il commissario straordinario per l’emergenza Peste suina africana (Psa) Angelo Ferrari sta facendo piazzare ai confini della zona rossa, non serve a niente perché inadatta essendo una rete per ovini (pecore e capre) e non certo per cinghiali, animali ben più grossi e tremendamente forti nel fisico. Una rete costosissima che grava nelle tasche dei contribuenti per oltre 10 milioni di euro. Ferrari si giustifica: “La barriera non serve a fermare un cinghiale in corsa, non ci sarà alcun impatto da contrastare. Servirà a contenere gli animali”, ma non convince nessuno. Non basta perché, nonostante fosse deciso che la rete dovesse essere in parte interrata per impedire ai cinghiali di scavare e passare sotto, la barriera, alta circa 170 centimetri, sarà dotata di filo spinato e fissata al terreno. I dubbi aumentano con Legambiente Val Lemme che osserva, tramite il suo presidente Mario Bavastro: “Quella che stanno installando a Ponzone è una rete da pecore del tutto insufficiente”.