Acqui Terme – Gli stabilimenti termali, grazie a un accordo firmato oggi pomeriggio tra Comune e la Terme Acqui Spa, azienda di gestione, continueranno l’attività fino al 2023 facendo salvi i dipendenti, undici in tutto. Purtroppo il Grand Hotel Nuove Terme di Piazza Italia non riaprirà anche se l’azienda garantirà un sostegno economico ai lavoratori che andrà ad aggiungersi ai due anni di Naspi. Al termine della trattativa di ieri, durata ben dodici ore, c’è stata una convergenza tra la proprietà aziendale che fa capo ad Alessandro Pater e i sindacati Uiltucs, Filcams Cgil e Fisascat Cisl, che da mesi si battono per difendere i 22 posti di lavoro e far ripartire l’attività, salvando dal tracollo il turismo di Acqui. Le posizioni si sono avvicinate dopo un incontro iniziato all’alba e finito al tramonto con la Regione come titolare della procedura a fare da mediatore. Ieri sera l’accordo era praticamente chiuso mentre oggi è stata la volta dei dettagli. È stato così evitato che nel 2022 Acqui Terme restasse senza attività termale. Gli stabilimenti curativi di via XX Settembre torneranno in attività a luglio rimanendo operativi fino a novembre. A questo proposito in un comunicato di oggi pomeriggio la Regione Piemonte informa che “la speranza di rivedere aperti gli stabilimenti termali di Acqui Terme diventerà realtà nella stagione in corso. Grazie all’impegno di tutti, dalla Giunta regionale alle parti sindacali, l’azienda ha confermato sia la prosecuzione dell’attività del comparto termale, sia il contratto per gli 11 lavoratori fino al 2023”. Parimenti la Regione fa sapere con rammarico che “per il Grand Hotel non è stata confermata l’apertura e gli 11 dipendenti termineranno il contratto con un incentivo all’esodo riconosciuto dall’azienda”.