Milano – L’ultima seduta borsistica di aprile si è chiusa con l’indice Ftse Mib a 24.252 punti e bisogna tornare indietro di un anno per trovare un livello più basso (lo stesso mese del 2021 era finito con 24.141 punti). Dati che dimostrano l’andamento particolarmente sfavorevole di Piazza Affari, che rispecchia le difficoltà provocate dalla pandemia e ora dalla guerra Russia-Ucraina, fattori entrambi che penalizzano fortemente l’economia e le imprese. In questa situazione, però, si trova anche che procede assolutamente controcorrente: è il caso della Erg, controllata dalla famiglia liguro-piemontese Garrone (nella foto Edoardo Garrone a.d. di Erg). L’azione Erg, infatti, proprio venerdì scorso, ha fatto registrare il suo nuovo massimo storico: il suo ultimo prezzo è stato di 32,90 euro, che equivale a una capitalizzazione di poco inferiore ai 5 miliardi di euro (4,946), superiore anche a quella di Italgas. Erg, però, è un’eccezione nel listino delle quotate del Nord Ovest, che, a fine mese, presenta una netta maggioranza di società con valori inferiori a quelli di fine marzo. Non solo: proprio nella settimana finale di contrattazioni due “nostre” quotate hanno fatto segnare il loro nuovo record negativo. Si tratta della Pininfarina, che il 25 aprile ha visto scendere il suo titolo al minimo di 0,184 euro e della Visibilia Editore della cuneese Daniela Garnero Santanchè, la cui azione ha terminato a 0,94 euro, portando la capitalizzazione a poche centinaia di migliaia di euro. Per quanto riguarda il listino del Nord Ovest, si segnala inoltre una nuova uscita. Tra i titoli negoziati, infatti, non ci sarà più quello della torinese Bim-Banca Intermobiliare, che ha anche cambiato la denominazione in Banca Investis. Il delisting è avvenuto in seguito al successo dell’opa totalitaria fatta dal fondo Trinity Investments, che era arrivato a possedere più dell’80% del capitale.