Novi Ligure – Finalmente torna il via libera alle escursioni nei boschi, dove, a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza peste suina, erano stati chiusi. L’area interessa la zona fra Liguria e Piemonte, nelle province di Alessandria e Genova con epicentro Novi Ligure. Sparisce la zona rossa, che interessava una cinquantina di Comuni fra Liguria e Piemonte. Da oggi le zone diventano tre: l’area di circolazione attiva del virus dove sono state trovate le carcasse di cinghiali infetti e le restrizioni in vigore sono più severe (anche se meno severe della vecchia zona rossa), la confinante area ad alto rischio e l’area di sorveglianza attiva. C’è poi anche la conferma che si inizierà con la campagna di eliminazione dei cinghiali; mentre si procederà forse già dalla settimana prossima con l’installazione delle barriere metalliche per bloccare i cinghiali. In attesa dei fondi Sullo sfondo resta anche da capire dove e quando arriveranno i soldi necessari ad avviare la seconda fase; visto che, da quando a febbraio il ministro Patuanelli aveva fatto riferimento a un finanziamento di 50 milioni di euro, ancora nulla è arrivato alla struttura commissariale. Sono previsti sbarramenti lungo le strade statali 35 dei Giovi e 456 del Turchino e una delimitazione a basso impatto della zona cuscinetto tra l’area di circolazione attiva del virus e l’area infetta. Continuano le misure sui suini domestici per concludere gli interventi di spopolamento, permane il divieto di movimentazione di partite di carni fresche e di sottoprodotti nella zona infetta.