Ovada – Non andate il Liguria perché di questo passo sarà annessa alla Corsica e finirà in Francia. Non si dirà più: “Chiusa la Genova – Nizza”, ma “Chisa la A26”. Non se ne può più e la gente è al colmo della sopportazione anche perché da ieri per chi parte dal Piemonte e deve andare in Liguria è il solito calvario con la A26 che resta costellata di deviazioni di carreggiata, soprattutto per i lavori in galleria, mentre la A10 che, oltre a essere sempre estremamente trafficata, risente del “tappo” che si forma regolarmente tra il raccordo di Voltri e Masone. Oggi e domani, se possibile, la situazione si annuncia più complicata. Autostrade per l’Italia stima tempi di percorrenza molto superiori alla media sulla A26 (ma va?), per l’intera giornata, salvo le prime ore della mattina (nella fascia oraria 7-10), in direzione nord, e dopo le 19, verso Genova. Meno allarmante la previsione per la A7 Genova-Serravalle, dove code moderate sono attese in tarda mattinata. Intanto sulla A26 procede l’eterno piano di ammodernamento delle gallerie. Si tratta dei lavori più impattanti, perché rendono necessaria la chiusura della tratta e il dirottamento della circolazione sulla direttrice opposta a doppio senso di marcia. È il caso, ad esempio, dei lavori al gruppo di gallerie Turchino, Bertè, Del Busa, Pietraguzza e Rianasso, tra il raccordo A10/A26 e Masone, in direzione nord: il bypass sarà attivo fino a giovedì 14 aprile. Altri tre bypass saranno presenti tra Ovada e Masone, in direzione Genova: fino a venerdì, per la manutenzione delle gallerie Anzema, Garrè e Campasso e, poco distante, per interventi nella galleria Roccadarme; fino al 15 aprile, per lavori nelle gallerie Setteventi e Ciutti.