Settimana questa di riflessione, di lavoro, di strategie e di recupero della normalità per le 20 squadre di Serie B che si preparano alle ultime 7 partite senza soste intermedie o turni infrasettimanali che porteranno alla conclusione della regular season stagione 2021/22. Tra l’altro l’attuale incertezza in alto, in mezzo e in coda alla classifica potrebbe capovolgere il classico andamento della categoria che ha visto, nella sua storia, le ultime partite governate da motivazioni forti o deboli a seconda degli obiettivi già raggiunti o meno dalle squadre in campo.
Cosa dice il regolamento
- Promozione in Serie A – Al 38° e ultimo turno verranno sanciti i primi verdetti: le 2 squadre promosse direttamente in A e almeno 3 delle retrocedende in C delle 4 destinate per regolamento.
- Playoff – La terza destinata alla serie maggiore sarà invece la vincitrice dei play off disputati a partire dalla terza fino all’ottava formazione classificata.
- Squadre escluse dai playoff – A partire dalla nona classificata fino alla sedicesima la stagione finisce senza code ulteriori e la prossima stagione si ripresenteranno ai nastri di partenza della cadetteria.
- Playout – La 16° classificata accederà ai playout assieme alla 17° per decidere la quarta retrocessa in C tramite spareggio. I playout non si disputeranno nel caso in cui, fra le due formazioni interessate, il distacco risulti superiore a 5 punti. In questo caso la quartultima retrocederebbe senza passare da spareggi, situazione che si è verificata la stagione scorsa evitando all’Ascoli gli spareggi a spese del Cosenza.
- Retrocessione – Retrocederanno direttamente in Serie C la ventesima, la diciannovesima e la diciottesima squadra classificata alla fine della regular season mentre per la quarta squadra dobbiamo aspettare l’esito dello spareggio sopra citato.
La situazione attuale
- La testa della classifica
- In testa in questo momento c’è la Cremonese di Pecchia con 59 punti la quale, grazie a un percorso regolare senza troppi scossoni, domenica scorsa ha guadagnato per la prima volta in stagione la vetta con un’indiscutibile vittoria a Ferrara.
- Un punto sotto (58) il Pisa di D’Angelo, squadra che ha occupato la vetta per qualche turno, ha accusato un calo nei mesi più freddi per poi riprendere, dopo un sontuoso mercato di gennaio, a marce forzate.
- Playoff
- Un punto sotto al Pisa (57 pt) il Monza che ha inanellato tre vittorie tre in una settimana ma è attesa da scontri diretti che diranno molto sulle possibilità dei Berluscones.
- A 56 punti si è insediato il Lecce di Baroni, squadra, secondo noi, potenzialmente la più forte e omogenea del gruppo delle prime, benché non ci pare certo l’allenatore il punto di forza di questo collettivo mentre il pubblico e soprattutto la Direzione Sportiva è roba da piena Serie A.
- Due punti sotto i salentini c’è il Brescia (54 pt) attardato dal pareggio di domenica scorsa contro un Pordenone il quale a sorpresa ha raddrizzato una partita dall’esito che pareva scontato. Il passo falso delle Rondinelle a Lignano può avere ripercussioni imprevedibili perché è arcinota la disistima che mister Pippo Inzaghi ormai gode presso il presidente Cellino il quale, secondo noi, a parte qualche impennata uterina, lo reputiamo il massimo dirigente più ispirato e dotato di esperienza in categoria.
- Tre punti sotto il Brescia (51 pt), Benevento e Frosinone che stanno facendo un campionato d’alto livello anche se manca loro qualcosa quanto a valori assoluti. Il Benevento deve però ancora recuperare una partita a Cosenza e, dovesse vincere, potrebbe rientrare a pieno titolo nella corsa per la promozione diretta, potendo contare anche sul reintegro di Lapadula dopo le minchiate contrattuali di gennaio tra il giocatore e la società.
- In coda alle formazioni che, terminasse ora la stagione regolare, disputerebbe i playoff c’è l’Ascoli (49 pt.) la quale ha avuto fin qui un cammino scandito, non è inciampato in crisi prolungate ed è dotata di un ottimo massimo dirigente, generoso e competente, un DS preparato mentre non ci convince del tutto il mister bianconero che pure può contare su una ottima coppia d’attacco e il fantasista “er mejo” della categoria, Bidauoi).
- Mezza classifica
- Tre punti sotto la zona play off (46 pt) si è insediata la rivelazione Perugia della coppia Giannitti DS e Alvini mister. Il percorso professionale del DS laziale, a partire da Lanciano, è di quelli da riferimento: altro che dirigenti arrivati a occupare scrivanie importanti grazie a lobby potenti bensì, per lui, una carriera costruita sulla gavetta, dalle categorie minori per arrivare, grazie ai risultati ottenuti, alla sua capacità di programmare e di inventarsi ogni tanto qualcosa, in Serie A. È ripartito l’anno scorso da Perugia in C vincendo il campionato in un girone impossibile, ha individuato per la B Alvini come l’allenatore e adesso, ognuno per la propria parte, stanno facendo cose eccellenti dal punto di vista tecnico, organizzativo, societario e finanziario.
- Alle spalle degli umbri nella terra di nessuno galleggia il Cittadella a 44 punti.
- La Reggina a 43 punti s’è risollevata con Stellone in panca dopo un girone d’andata disastroso.
- Como e Ternana (entrambe neo promosse) tranquille a 41 punti.
- Parma a 39 punti.
- Spal con 32 punti, insieme al Parla, autentica delusione della stagione: due squadre nelle quali gli allenatori (escluso il solo Iachini per insufficienza di prove) che si sono succeduti in panca hanno cannato praticamente tutto.
- Playout – Questi due scomodi strapuntini sono occupati al momento dall’Alessandria che ha fin qui conquistato 25 punti e dal Cosenza con 24 punti, ma con un recupero casalingo ancora da giocare. Sui Grigi pesano come macigni le ultime tre sconfitte consecutive patite che hanno complicato la situazione e peggiorato una differenza reti che potrebbe avere un peso determinante in caso di arrivo a pari punti con altre formazioni.
- Zona retrocessione
- Il L.R. Vicenza è terzultimo con 24 punti (gli stessi del Cosenza ma con una partita in più). La vittoria casalinga ottenuta domenica scorsa sull’Ascoli ha fatto la differenza ma la prestazione non è certo stata da riferimento, anzi; sono stati proprio gli ospiti a menare le danze per 50’ senza riuscire a affondare il colpo e subendo poi allo scadere il vantaggio vicentino un po’ avventuroso. Parlare poi della storia di questo campionato per la squadra di Rosso è facile a patto di averte a disposizione un volume intero dell’Enciclopedia Britannica.
- Il Crotone con 19 punti è penultimo. Partito per fare un campionato importante dopo la retrocessione dalla Serie A, Vrenna e Ursino (Presidente e DS) i quali hanno costruito una società solida e organizzata partendo dall’Eccellenza e arrivando fino alla massima serie, hanno sbagliato parecchio al mercato estivo ma, soprattutto, hanno preso una cantonata memorabile nell’individuare nel garzone di bottega Modesto il mister idoneo. Hanno poi traccheggiato ignorando certi campanelli d’allarme e quando hanno issato Marino sulla panchina al posto del garzone era tardi e il collaudato mister siciliano si è trovato a dover capovolgere la situazione “a mani nude”, fallendo in sei mosse. Richiamato Modesto il trend non è cambiato.
- La cenerentola invece con 14 punti è partita ed è rimasta il Pordenone, squadra che gioca in un piccolo, improbabile stadio a 70 Km dal capoluogo. Lovisa ha puntato in estate su giocatori che si sono rivelati delusioni cocenti, ha cambiato l’allenatore in corsa, ha rivoluzionato la squadra a gennaio ma con un occhio puntato sul bilancio. Risultato: 14 punti in 31 partite, meno di mezzo punto a partita e, nonostante il mese di febbraio e marzo, causa calendario troppo fitto, abbia fatto abbassare la quota salvezza prevista in un primo momento a 43 punti, è tardi per i Ramarri immaginare una prodigiosa rimonta. Un dato positivo per il presidente c’è: suo figlio, approdato a gennaio nel club paterno, si è imposto titolare. Un po’ poco, forse.