- Alessandria-Monza 0-3 – C’è una lettura semplice e basica del calcio giocato, applicata anche da chi non è proprio un drago: più facile attaccare negli spazi, più difficile l’inverso; il difficile è difendersi in campo largo, più facile farlo in spazi stretti. Ovvio che per fare le su citate cose difficili una squadra deve possedere, oltre una collaudata organizzazione, qualità nei singoli in entrambi le fasi, per fare bene invece le più semplici la domanda di qualità è ovviamente minore. Mai come ieri sera al Mocca, nel match clou televisivo della giornata, queste semplici chiavi di lettura sono parse così fedeli ed evidenti. Risultato punitivo per i Grigi, al di là dei propri demeriti, certo, ma nulla di strano. Diciamo di più: dopo 30 partite, campione significativo quindi, pensiamo che solo il Pordenone in categoria sia inferiore dal punto di vista tecnico e fisico a noi. Ma se in classifica non siamo penultimi ma quint’ultimi lo si deve all’applicazione e allo spirito del gruppo telecomandato da Longo che, qui da noi, ha sfruttato ogni più recondita potenzialità a disposizione mentre altrettanto non si può dire per il contributo della direzione sportiva che non ha certo sfruttato al meglio le risorse economiche messe a disposizione della proprietà. Piaccia o non piaccia così è e bisogna essere contorsionisti nella zucca e in mala fede per smentire una teoria così semplice basata su dati oggettivi. Ma non è questo il tempo dei processi, basta però che si facciano. Comunque tranquilli: adesso è arrivato Martini per uno scheletro di struttura dedicato allo scouting che sarà accompagnato da altri amichetti del quartierino. Della serie: come trasformare un’opportunità importante di una società per progredire in un ufficio di collocamento per reduci.
- Brescia-Benevento 2-2 – Due volte in vantaggio i ragazzi di Inzaghi e due volte raggiunti con merito dai Campani solo il futuro ci dirà che delle due alla fine sopravanzerà l’altra.
- Cittadella-Reggina 0-0 – Pareggio logico fra due squadre preoccupate ad attaccare si ma con un occhio sempre dedicato a non correre rischi esagerati vista la confortevole situazione di classifica. Sono stati più efficienti i padroni di casa di un’incollatura, forse, ma partita scialba.
- Como-Ternana 1-1 – I Lariani trovano il vantaggio nei primi 45’ poi gli uomini di Lucarelli dominano la ripresa meritando di più rispetto al pareggino striminzito.
- Vicenza-Parma 0-1- Mister Brocchi alla fine della partita persa a Monza con 4 gol sul groppone aveva dichiarato che la sua squadra era “sulla strada giusta”. Figuriamoci dopo questa sconfitta casalinga di misura… avrà stappato una bottiglia di millesimato francese! Per quel che ci concerne finchè non raccoglie punti va tutto bene.
- Crotone-Frosinone 2-0 – Per una volta in questo campionato i calabresi hanno fatto quello per cui erano stati immaginati, costruiti e finanziati da Vrenna e Ursino. Faranno in tempo a raggiungere i play out? Vedremo, ma una rondine non fa primavera.
- Cosenza-Lecce 2-2 – Gli uomini di Baroni, che ancora una volta ha dimostrato di aver una capacità di analisi e di reazione di un plantigrado assalito da attacchi di narcolessia, vanno subito in vantaggio con Coda (gol di pregevolissima fattura su suggerimento da manuale di Strefezza). Poco dopo il bomber sbaglia il rigore del raddoppio e i salentini vanno in crisi, rincorsi, azzannati e sopravanzati dai silani. Il pareggio arriva, fortuna loro (e nostra) al 100’. Bisolone il Merendone si scaglia sul finire contro Baroni (guerra fra Titani, eh?), rosso per lui ma, ben più grave, nel dopo partita non spiega i motivi del primo tempo dei suoi colpevolmente abulico e sciapo. Si richiama invece alla più trita mozione degli affetti. Strano come, a chi si ritrova con il culo per terra per responsabilità sue, appena pronuncia le paroline magiche “maglia, cuore, onore, tutti per uno ecc. ecc.” si soprassiede sulle minchiate che ha combinato e ci scende la lacrimuccia, diventando disponibili a perdonargli tutto: vabbè.
- Ascoli-Pisa 2-0- I toscani partono bene sfiorando in almeno tre occasioni il vantaggio poi, sul finire dei primi 45’, Dionisi con due gol da cineteca fissa il punteggio. Nella ripresa la reazione dei nerazzurri è veemente ma solo nelle intenzioni e perdono la testa… della classifica, che avete capito?
- Cremonese-Pordenone 2-1 – Partita sulla carta senza storia, invece la cenerentola gioca meglio e va in vantaggio, rischiando di raddoppiare. Poi arriva Zanimacchia (una trentina di partite giocate al Mocca nella Juve U.23, vi dice niente questo particolare) e confeziona due gol splendidi a difesa avversaria schierata. Sul finire i padroni di casa rischiano ancora ma alla fine impongono la legge del più forte.
- Perugia-Spal 1-1 – I ragazzi di Alvini dominano la partita ma segnano un solo gol e De Luca si divora il divorabile. All’ultimo secondo di recupero pareggio spallino su un’azione confusa con la palla che sembra impazzita. Peccato certo per il Perugia perché si meritavano un risultato rotondo ma, soprattutto, per i Grigi perché un’altra battuta d’arresto per Venturato & co. poteva allungare ombre sinistre sul futuro dei biancoazzurri in chiave playout