Pisseri 7 – fa il suo senza strafare, anche perché il forcing del Crotone è roba da asilo infantile grazie ad una partita di contenimento perfetta dei Grigi. E dato che si sentiva un po’ sottoutilizzato pensa bene di diventare protagonista della partita e sottoscrittore del pareggio all’ora di gioco quando para un rigore battuto da Maric e poi sulla ribattuta del nostro portiere sbagliano gli attaccanti rossoblu
Prestia 6 – Difensore centrale arcigno e decentemente concentrato, gli avversari tentano di portarlo fuori dal suo raggio d’azione preferito ma non abbocca, da difensore d’altri tempi.
Parodi 6 – Gli tocca il cagaminchia di turno (stavolta Kargbo) che gli rende la vita difficile ma alla fine ha ragione il nostro. Pensiamo sia il giocatore mandrogno che in assoluto sia stato la vittima preferita dei falli degli avversari (controlleremo in settimana), e non solo in questa partita: non male per un terzino marcatore.
Di Gennaro 6,5 – Maric, secondo noi, è un giocatore invidiabile per tecnica, stazza fisica e capacità di giocare su tutto il fronte d’attacco, bravo sotto porta ma pure a rifinire e creare spazi: giocatore per intenditori. Ebbene Di Gennaro lo limita e lo rende innocuo, nell’unica occasione limpida che ha avuto l’attaccante slavo ha fatto gol (6’) ma con un tocco di mano.
Mustacchio 6,5 (nella foto) – Allo Scida era di casa e offre una buona prestazione. Ancora una volta si libera al tiro ma il siluro non passa.
Mattiello (71’) 5,5 – Quando entra si piazza sinistra e gli fa posto Lunetta che finisce la partita sulla fascia destra. Per colpa di una rimessa in gioco battuta in modo irregolare entra nel mirino dell’arbitro che approfitta di due sue ingenuità per appioppargli altrettanti gialli, di cui il secondo all’88’.
Ba 6 – Comincia bene in fase di contenimento, sbaglia qualcosina di troppo ma regge 70’ alla grande.
Milanese (71’) sv – Si perde nella confusione ma non sfrutta una bella serpentina con un tiro all’altezza.
Casarini 5,5 – Generoso e importante anche come personalità e presenza. Stavolta però commette due errori difensivi da matita rossa. Il primo sul gol annullato a Maric al 6’ quando si fa precedere troppo agevolmente in area dall’avversario e la seconda volta quando provoca il rigore al 70’ quando affossa Kone con un intervento troppo disordinato e impulsivo.
Lunetta 5,5 – Parte sulla fascia sinistra e poi prende il posto di Mustacchio a destra. Rispetto alla prestazione che ci ha regalato contro il Como in settimana nulla a che vedere ma “tiene” lo stesso
Fabbrini 6 – Per un’oretta si fa vedere a metà campo per fare la sponda, ma secondo noi non deve retrocedere fino alla linea mediana spalle alla porta ma tentare di essere pescato sulla tre quarti in movimento. Comunque oggi pure una manciata di secondi nei quali siamo padroni del pallone contano, ma da masturbare calcio a giocarlo ce ne passa. Vederlo tirare in porta dalla media distanza, così, giusto per curiosità, ci sarà concesso? Gli stracci bagnati al posto dei tiri in porta non contano.
Palombi (66’) 6 – Entra nel momento più caldo della partita, lotta, corree contrasta con un minimo di energia e si inventa una conclusione interessante.
Chiarello 5 – Non è in un momento di grazia e viene spesso brutalizzato dall’avversario perdendo anche lucidità e sangue freddo.
Gori (86’) sv
Corazza 5,5 – Per il sacrificio al quale si sottopone in ogni partita meriterebbe la sufficienza a prescindere. Ma non la cattura mai, però. Longo ha iniettato al Crotone una formula magica per la castrazione chimica dei calabresi i quali si sono resi pericolosi solo su nostri errori. Per sbaglio mica l’hanno iniettata pure a lui, ah ah, ah…