Pisseri 6,5 – Nonostante l’assedio è chiamato a interventi tutto sommato di routine. Sbaglia un rinvio maldestramente ma il suo lo fa fino in fondo.
Prestia 6,5 – Nel primo tempo se la sbroglia con tranquillità. Dopo l’ora di gioco l’assedio delle truppe bresciane è veemente, lui nella lotta si esalta.
Di Gennaro 6 – Non disdegna la lotta ma si vede ad occhio nudo che non la ama. Gli spazi in difesa si restringono sempre di più e lui se ne avvantaggia.
Coccolo 6,5 (nella foto) – Al vero esordio in maglia grigia. Gioca terzino centrale sinistro, è elegante e ben impostato, e pensiamo abbia imparato di più in questi 100’ a Brescia che in 6 mesi alle giovanili della Juve. Visto oggi sembra un possibile titolare a tutti gli effetti.
Mustacchio 6,5 – Diciamocelo: rispetto al ragazzotto che s’è infortunato e lui ha sostituito dal 1’ si temeva che il suo apporto difensivo non fosse all’altezza. Le cose migliori infatti ce le ha fatte vedere sempre in fase d’attacco. Si cala invece bene sia nel ruolo di quarto a destra della metà campo che nel tema tattico della partita non proprio a lui congeniale. Un’ora di gioco benfatto bene e i dubbi sono svaniti.
Matiello (57’) 6 – Non giocava una partita vera dai tempi della Guerra dei Cent’anni e il clima nel quale si è trovato coinvolto non l ha certo aiutato. Nella frenesia collettiva sbaglia un appoggio al 90’, dal quale nasce l’azione del gol del pareggio di Moreo. Ma c’era il tempo e lo spazio per metterci una pezza, poi la punta lombarda ha trovato una grande conclusione.
Ba 6 – Parte bene, poi quando la temperatura lievita va ogni tanto in apnea. Ma le sue giocate e i suoi incroci sono da calciatore consumato. Mediano d’altri tempi per senso della posizione e tocco pulito, modernissimo invece per mobilità e attitudine a raddoppiare sull’avversario, valido anche nell’arte della copertura preventiva.
Casarini 6,5 – Fisicamente ci è sembrato più possente del solito. Quanto al gioco il nostro mediano interno non delude, come quasi sempre da otto mesi a questa parte.
Lunetta 6 – Quarto a sinistra del centrocampo ci mette corsa e fisicità. Poco lo spazio davanti a lui e grande la preoccupazione di lasciare l’avversario palla al piede nella sua zona.
Benedetti (77’) sv
Milanese 6 – Prende il posto di Chiarello, in tutto e per tutto. Purtroppo la maturità raggiunta dall’ex Giana nell’interpretazione del ruolo non l’ha ancora acquisita e alle intuizioni di Chiarello non c’è ancora arrivato.
Gori (72’) sv
Corazza 6,5 – Segna il gol del vantaggio e lavora come un somaro per 80’.
Palombi (77’) 5 – Un quarto d’ora per lui per aiutare la combriccola ma non c’è riuscito. Prima conduce un contropiede sprecando un facile appoggio poi sbaglia un controllo in modo banale all’86’.
Kolaj 6 – Schierato a sorpresa a supporto di Corazza si distingue per alcune iniziative interessanti e una traversa colta grazie a un bel tiro.
Marconi (57’) 7 – Che dire? Entra lui e la palla rinviata, che ormai sembrava quella col cordino con la quale si allenano i pugili, raggiunge spesso la prima linea grigia allentando un po’ la tensione sulla difesa mandrogna. Fisicamente è d’acciaio, nello scontro fisico non ha paura di nessuno e dà una mano determinante ai compagni. Al 76’ ha la palla del raddoppio ma il portiere bresciano è bravo e fortunato.