Asti – Giovedì si riunisce l’assemblea del super consorzio Piemonte Land of Wine che riparte dallo Statuto. La maxi associazione, che riunisce i 14 consorzi di tutela delle 41 Doc e delle 18 Docg e la Vignaioli Piemontesi, ha deciso di darsi nuove regole per dare pari rappresentatività a tutti i soci. L’incontro è previsto in Regione Piemonte col presidente Cirio e l’assessore all’agricoltura Protopapa che avevano auspicato il ritorno all’unità delle aziende vitivinicole piemontesi. Il Barbera barricato astigiano si allea col Gavi, il Barbaresco e il Barolo di Alba per contare di più sui mercati internazionali. La globalizzazione lo impone e il prodotto piemontese lo merita. I soci hanno ratificato le dimissioni da presidente e consigliere di Matteo Ascheri che non è ritornato sui suoi passi e non ha nemmeno nominato un sostituto. Il Consorzio del Barolo avrà un solo rappresentante in Piemonte Land – il direttore Andrea Ferrero – e nella prospettiva del futuro assetto societario la decisione sarà presumibilmente adottata da tutti i soci che al momento hanno due consiglieri in comitato di presidenza: Asti, Barbera e Vignaioli Piemontesi. La guida di Piemonte Land è stata affidata “ad interim” ai due vice presidenti, Filippo Mobrici (Consorzio del Barbera e Vini del Monferrato) e Paolo Ricagno (Consorzio del Brachetto).
Il maxi consorzio Piemonte Land of Wine nasce il 29 luglio 2011 per offrire ai consorzi di tutela del vino piemontesi un punto d’incontro per confrontarsi, individuare operatività e strategie comuni utili alla promozione del vino piemontese in Italia e nel mondo.
Piemonte Land, che rappresenta oggi tutti i 14 Consorzi del vino ufficialmente riconosciuti dal Ministero dell’Agricoltura, promuove gli oltre 44.000 ettari di vigneto piemontesi, che dalle province di Alessandria, Asti e Cuneo si estendono fino ai piedi delle Alpi. Un grande patrimonio enologico, per l’80% costituito dalle 18 Docg e 41 Doc regionali. Prima esperienza italiana di condivisione delle politiche promozionali tra Consorzi, Piemonte Land continua incessante la sua opera a favore non solo dei vini, ma anche dell’eccellenza agroalimentare e delle bellezze di una delle regioni vitivinicole più importanti al mondo, i cui territori sono divenuti patrimonio mondiale dell’umanità Unesco nel 2014.