di Andrea Guenna – Siamo stati facili profeti noi di Alessandria Oggi quando paventavamo la possibilità che prima o poi il regime economico-sanitario in atto nel nostro Paese avrebbe gettato la maschera se avesse vinto le elezioni del Capo dello Stato. E siccome non ha vinto, ma stravinto, piazzando l’eterno quanto smemorato Mattarella al vertice dello Stato, Draghi (un banchiere internazionale) al vertice dell’esecutivo e Amato al vertice (presidente) della Corte Costituzionale, ora fa quello che vuole. Finalmente si sono rivelati per quello che sono e, dopo sei minigolpe dal 2011 a oggi, hanno assestato la mazzata finale. Infatti da martedì 1° febbraio non vaccinarsi, per i maggiori di 50 anni, costerà 100 euro. A che titolo e secondo quale legge non si sa, per il semplice motivo che una legge non c’è e se ci fosse sarebbe incostituzionale, ma i regimi se ne fregano delle leggi e fanno quello che vogliono. E poi con Amato capo della Corte Suprema schierata a sinistra, non ci sono problemi, il governo dei trinariciuti non corre certo il pericolo di una messa in stato d’accusa per attentato alla Costituzione.
Naturalmente sarà l’Agenzia delle Entrate, tramite una verifica sulle tessere sanitarie, a fare automaticamente le sanzioni. Da quel momento ci saranno dieci giorni per comunicare all’Asl un eventuale certificato di esenzione. Se non accettato, l’Agenzia delle Entrate trasmetterà entro 180 giorni un avviso di addebito, con valore di titolo esecutivo. In caso di opposizione si finisce in tribunale. Secondo l’ultimo report del Commissario Figliuolo l’obbligo introdotto dall’esecutivo per questa fascia di età avrebbe portato mezzo milione di persone a fare la prima dose, ma restano sempre sette milioni di italiani (ma sono di più altrimenti non si capirebbe questo accanimento disumano) che non hanno ancora la prima dose. Mentre fonti molto attendibili ci confermano che tra non vaccinati e vaccinati pentiti che non sono arrivati alla terza dose, siamo a quota 18 milioni: un esercito di gente incazzata nera.
Sul fronte opposto i killer di Stato, non contenti di renderci “la vita impossibile” come ha dichiarato “Scarliga Merluss” Sileri in Tv qualche sera fa, dal 15 febbraio hanno previsto per chi lavora l’obbligo del Super Green Pass in ufficio. Chi ne sarà sprovvisto rischierà una sanzione da 600 a 1.500 euro, e sarà considerato assente ingiustificato. Non è finita perché il Figlio dell’Avvocato, ringalluzzito dall’esito dell’elezione del Presidente della Repubblica, è pronto a valutare un nuovo Dpcm anti-Covid (naturalmente incostituzionale… ecchìssenefrega!) che riguarda la scuola.