Roma (l.m.) – Carica virale in repentina discesa in 4 giorni, quasi completa negativizzazione virologica in 8. Stiamo parlando di una donna di 50 anni contagiata dalla variante Omicron del SasrCov2 e rapidamente migliorata grazie a una terapia a base di anticorpi monoclonali somministrata dai medici dell’istituto Spallanzani.
“Nei giorni successivi all’infusione si è osservato un rapido miglioramento dei sintomi – spiegano i medici – La persona al momento sta bene ed è a casa”.
La donna è una delle 6 persone alle quali, nel Lazio, è stata diagnosticata l’infezione da Omicron. È una paziente che presenta fattori di rischio al di là del Covid e si era vaccinata nel Luglio scorso. Quando ha contratto il contagio, ha manifestato sintomi non gravi. Per la terapia è stato utilizzato il Sotrovimab, un anticorpo monoclonale di seconda generazione che, nei test di laboratorio, si era dimostrato potenzialmente attivo su Omicron. “Anche se si tratta di un singolo caso – si legge in una nota dello Spallanzani – questa esperienza positiva dimostra che, sulla nuova variante, vi sono trattamenti disponibili, antivirali di prossima introduzione e anticorpi monoclonali di nuova generazione per i quali andrebbero accelerate le procedure di validazione”.